Cannes 2002: la premiazione
Panoramica di Cannes 2002
Cannes 2002: 5 film da non perdere
Hollywood Ending di Woody Allen
L'ora di religione di Marco Bellocchio
Irréversible di Gaspar Noé
Kedma - Verso oriente di Amos Gitai
Il pianista di Roman Polanski
Bowling a Columbine
Sweet Sixteen
Cannes 2001
Cannes 2000
Cannes 1999
Come
ogni anno a maggio è di scena a Cannes il Festival du Cinéma, giunto alla 55a
edizione, che si profila come la più prestigiosa dell’ultimo decennio e rischia
seriamente di oscurare la Mostra del cinema di Venezia, in programma a
settembre. Il festival di
Cannes aprirà i battenti il 16 maggio con l’anteprima europea di Hollywood Ending
di Woody Allen, che
sarà presente alla Croisette, mentre l’onore di chiudere la kermesse toccherà
a And now... ladies and gentlemen di Claude Lelouch. Il programma degli
eventi cinematografici fuori concorso si presenta quanto mai ricco e
prestigioso: il 16 maggio è prevista l’anteprima di Star Wars: Episodio 2 -
L’attacco dei cloni di George Lucas, e poi Ararat
di Atom Egoyan, Murder by numbers di Barbet Schroeder, Searching
for Debra Winger di Rosanna Arquette, Carlo Giuliani, ragazzo di
Francesca Comencini, The old place di Jean-Luc Godard, le copie
restaurate de Il posto di Ermanno Olmi e La signora delle camelie di
Michelangelo Antonioni, fino al corposo antipasto (venti minuti) di Gangs of
New York di Martin Scorsese., che chiuderà la kermesse il 26 maggio.
Tornando ai film in concorso, il cartellone 2002 sulla carta sembra uno dei più
interessanti degli ultimi anni: le pellicole in gara sono ventidue, ed almeno
quattordici sono firmati da nomi di primo piano. A differenza dell’edizione 2001, in
cui per l’Italia presero parte alla competizione Il mestiere delle armi
di Ermanno Olmi e La
stanza del figlio di Nanni Moretti (poi vincitore della Palma d’Oro),
quest’anno l’unico film italiano candidato è L’ora di religione
di Marco Bellocchio, regista molto apprezzato in terra d’Oltralpe dai tempi del
fulminante esordio con I pugni in tasca. La concorrenza è
selezionatissima: da Punch-drunk love di Paul Thomas Anderson (l’autore
di Boogie Nights e Magnolia) a O
principio da incerteza del vecchio maestro del cinema portoghese Manoel de Oliveira, da
Spider del canadese David Cronenberg a Le fils dei fratelli belgi
Luc e Jean-Pierre Dardenne (vincitori della Palma 1999 con Rosetta), da Kedma
dell’israeliano Amos Gitai a The pianist del grande Roman Polanski, da Sweet
sixteen dell’inesauribile Ken Loach a L’homme
sans passé del finnico Aki Kaurismaki, da 10 dell’iraniano Abbas
Kiarostami a Russian ark del russo Aleksandr Sokurov, da 24 Hour
Party People del britannico Michael Winterbottom fino ai transalpini L'Adversaire
e Marie-Jo et ses deux amours, firmati rispettivamente da Nicole Garcia
e Robert Guédiguian. Gli altri film in competizione sono Chihwaseon di
Im Kwon-Taek, Ren xiao yao di Jia Zhang Ke, Intervention divine
di Elia Suleiman, Demonlover di Olivier Assayas, Irréversible di
Gaspar Noé, About Schmidt di Alexander Payne e Bowling for Columbien
di Michael Moore. Da segnalare, nella sezione "Un certain régard"
anche il collettivo Ten Minutes Older - The Trumpet, firmato da Wim Wenders, Jim
Jarmusch, Chen Kaige, Aki Kaurismaki, Spike Lee e Victor Erice. Oltre a Bellocchio altri
registi italiani saranno presenti a Cannes in altre sezioni: nella “Quinzaine
des réalisateurs Angela di Roberta Torre e L’imbalsatore di
Matteo Garrone, nella “Sémaine de la critique” Dazeroadieci di
Luciano Ligabue e Respiro di Emanuele Crialese. Non siederà invece alcun
membro italiano nella giuria presieduta da David Lynch e composta dai registi
Bille August, Claude Miller, Raoul Ruiz, Walter Salles e Regis Wargnier, e
dalle attrici Christine Hakim, Sharon Stone e Michelle Yeoh. Secondo copione
alla Croisette
è atteso l’arrivo di stelle di varia grandezza da tutto il mondo. I nostri
migliori auguri a Marco Bellocchio: ripetere l’exploit di
Moretti sarà dura ma non impossibile, fermo restando che i favoriti
d’obbligo sono Polanski, Cronenberg e Loach.
Voto
8