edizione 2002 del Festival di Cannes che ha preso il via il 15
maggio, si preannuncia, cinematograficamente parlando, come una delle
più interessanti e ghiotte. Se è vero che manca il glamour che
caratterizzò l'apertura dello scorso anno, quando regina indiscussa era
Nicole Kidman, i nomi più imponenti, autorevoli e coraggiosi del
cinema ci sono tutti. Si parte, come tutti sanno, con " Hollywood
Ending" di Woody Allen che omaggerà il pubblico e la critica francese
con la sua presenza all'apertura della kermesse. Scorrendo i titoli che
sfileranno nelle giornate della Croisette, destano molto attenzione
alcuni titoli:
" All Or Nothing" di Mike Leigh
"Segreti e Bugie" conquisto la Palma d'Oro nel 1996 e fece conoscere al
mondo intero lo sguardo "sporco", "duro" ma non per questo meno
"poetico" su Londra di Mike Leigh. Dopo il minimalista "Ragazze" e il
raffinato esercizio di stile di " Topsy and Turvy", il cineasta britannico torna al festival di Cannes, in concorso, con "All or
Nothing". Una famiglia della periferia londinese è al centro di
quest'opera dove i drammi della vita si fondono con la disperata
ricerca, da parte di una coppia, di ritrovare la felicità.
" Sweet Sixteen" di Ken Loach
Regista particolarmente acclamato dalla critica e dal Festival di
Cannes, Loach dopo il non esaltante "Paul, Mickey e gli altri" ,
presentato lo scorso anno al Festival del Cinema di Venezia, torna con
"Sweet Sixteen". La ricerca di serenità, di rapporti familiari stabili
e di nuove possibilità di vita, muovono il protagonista, il giovane
Liam, che vuole trascorrere il suo sedicesimo compleanno con la madre
da poco uscita di prigione. Il film è stato scritto da Paul Laverty che
ha già firmato insieme al regista inglese capolavori come "La canzone
di Carla", "My name's Joe" e "Pane e Rose".
" Spider" di David Cronenberg
E' uno dei film più attesi del Festival, non solo per il cast che
annovera attori come Ralph Fiennes, Gabriel Byrne, Miranda Richardson e
Lynn Redgrave soprattutto perché dietro la macchina da presa c'è David
Cronenberg, uno degli autori più controversi della cinematografia
americana, sebbene egli sia canadese, degli ultimi decenni. "Spider" è
un thriller psicologico dove il protagonista cerca di ricomporre il
puzzle della sua vita, specie del suo passato, velato dalla malattia
mentale e dalla misteriosa morte della madre
" About Schmidt" di Alexander Payne
Sulla scia di "American Beauty", tratto da un romanzo di Louis Begley e
interpretato da uno strepitoso Jack Nicholson, "About Schmidt" è
un'amara e cinica riflessione sulla crisi di un uomo che superata la
mezza età, è ossessionato dal progetto di modellare la vita della
figlia sulla falsariga del Sogno americano, perfetta antitesi della sua
esistenza, fatta, invece, di frustrazioni e mediocrità
" Punch Drunk Love" di Paul Thomas Anderson
Adam Sandler ed Emily Watson sono i protagonisti dell'atteso quarto
film di Paul Thomas Anderson che si aggiudicò tre anni fa l'Orso d'oro
a Berlino per l' Altmaniano "Magnolia". I toni del film, come al solito
per un regista come Anderson, spaziano notevolmente, ma in questo caso
sono quelli della commedia brillante con molte incursioni nel politicamente scorretto.