Il rosso fuoco dei suoi capelli, la pella
candida del longileneo corpo, l'intensità degli occhi che rendono lo
sguardo innocente e torbido con la stessa forza sembrano disegnati
appositamente per il grande schermo. Il destino d'attrice per Nicole
Kidman è già segnato nel suo patrimonio
genetico prima ancora che quattordicenne, nel 1981, potesse approdare al film
per la tv " Bush Christmas" , trampolino di
lancio verso il mondo dello spettacolo per questa giovane interprete,
nata nelle isole Hawaii ma presto trasferitasi in Australia. Nei
successivi anni ha modo di partecipare a diverse produzioni di rilievo, dalla
miniserie della ABC "Winners" a "Five Mile Creek" fiction targata Disney
e primo assaggio di popolarità per la Kidman che sempre più richiesta dalla tv
arriva al cinema nel 1986 con l'action movie " Windrider".E' sempre prima la televisione
a scoprire il suo talento drammatico che emerge nella serie "Vietnam" dove Nicole interpreta Megan
una ragazza agiata degli anni sessanta che si ritroverà un decennio dopo a
protestare con tutto il suo temperamento contro la feroce guerra nel
Vietnam. La mecca del cinema comincia a strizzarle l'occhio ma la gavetta
continua alternando sceneggiati e film minori tra cui anche "Un'Australiana a Roma" prodotto dalla
Rai e diretto da Sergio Martino nel 1988.L'Italia le porta fortuna perché un
anno dopo la Kidman ottiene il passaporto per la celebrità grazie ad un
thriller ad alta tensione come "Ore 10:calma piatta" diretto da Phillip
Noyce, conosciuto ai molti per il recente "Il collezionista d'ossa". Il film che
ha come protagonisti maschili Sam Neill e Billy Zane è uno dei maggiori incassi
della stagione cinematografica americana e Nicole Kidman, che strappa il ruolo
ad attrici come Debra Winger e Sigourney Waever, viene notata da Hollywood e
soprattutto da Tom Cruise che la contatta mentre l'attrice è al Japan Film
Festival.L'occasione è rappresentata da un film come "Giorni di
tuono", un blockbuster in piena regola hollywoodiana ricordato più per
l'amore nato tra i due attori che per le sue qualità e successo. Nel 1990
Tom Cruise e Nicole Kidman convolano a
giuste nozze incarnando per il pubblico il mito della coppia bella e di
successo mentre per la stampa si tratta di una trovata pubblicitaria per
lanciare la Kidman nel firmamento delle star e per celare l'omosessualità di
Cruise.Da questo momento in poi l'attrice è richiestissima da tutti gli studios
e inanella una serie di grandi successi al botteghino da "Billy Bathgate"
dove recita accanto a Dustin Hoffman e Bruce
Willis, a "Cuori
Ribelli", di nuovo con Cruise, passando per "Malice" con Alec
Baldwin, "My life"
con Michael Keaton sino a "Batman forever"
dove è la donna di Val Kilmer contesa però da Jim Carrey. Paradossalmente
proprio mentre realizza questi film da cassetta Nicole viene notata dai
registi più controversi e dagli autori più raffinati e apprezzati dalla critica;
questa "seconda" carriera, intervallata da film commerciali come "The Peacemaker"
di Mimi Leder con George Clooney e "Amori e
Incantesimi" di Griffin Dunne con Sandra Bullock, inizia con Gus
Van Sant e raggiunge l'apice con Stanley
Kubrick. L'autore di "Belli e Dannati" regala alla Kidman una straordinaria
interpretazione in un film culto degli anni '90 come "Da
Morire" nel quale incarna magistralmente Suzanne Stone che di
continuo,preannunciando i tempi del "Grande Fratello", afferma "In America
non sei veramente qualcuno se non compari in tv".Il suo volto diventa la
perfetta maschera del cinismo, dell'avidità e della follia tanto che ottiene numerosi premi dal
Golden Globe al premio come migliore attrice al Festival di Seattle sino al
premio della Critica Cinematografica Americana e londinese. Altra prova
d'attrice, però meno riuscita, è quella rappresentata dalla trasposizione
cinematografica, a cura di Jane Campion, di "Ritratto di
Signora" lo straordinario romanzo di Henry James. La Isabelle Archer della
Kidman è un pò più sbiadita rispetto a quella descritta dalla penna felice di
James così la Kidman non sempre tiene testa alle indimenticabili interpretazioni
di John Malkovich e Barbara Hershey suoi compagni di set.Nel 1997 inizia
l'odissea "Eyes
Wide Shut" che impegna l'attrice e il marito per oltre due anni di
riprese spezzate dai tempi decisi da sua Maestà Stanley Kubrick; il
compianto regista di "Arancia Meccanica" vuole per il suo adattamento di "Doppio
Sogno" di Schintzler una coppia d'attori hollywoodiana per mettere alla luce i
più torbidi segreti, desideri e fantasie di una relazione coniugale. Dopo aver
pensato a Kim Basinger ed Alec Baldwin opta per Cruise e la Kidman, ed oggi,
alla luce della loro separazione, non si può fare a meno di considerare gli
effeti postumi di questo film che continuano, nonostante la morte del regista e
la data d'uscita nelle sale che è già di due anni. La pressione di stampa,
critici e spettatori è così forte che la coppia Kidman-Cruise è la più
chiacchierata e sovraesposta dello spettacolo;loro ne escono, almeno
inizialmente, vincitori e professionalmente le loro carriere si
arricchiscono al punto di rientrare fra le simpatie dei più grandi
registi, facendosi strada nel cinema indipendente. Non a caso i successivi film
della Kidman hanno poco a che fare con con il pop-corn cinema, il primo in
ordine di uscita nelle sale è "Moulin Rouge"
di Baz Luhrman, presentato all'ultimo Festival di Cannes. Nicole questa
volta è da sola, senza l'ombra del marito dal quale si separa così bruscamente
qualche mese prima della vetrina primaverile di Cannes.La pellicola è accolta
favorevolmente, di più viene apprezzata, in questo post-moderno musical
pieno dell'eco della pop-art e dalla disco music anni '70 e '80, la performance
della Kidman che per la prima volta canta in un film.Tra pochi giorni
l'attende la Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia che già l'elegge
regina grazie a due titoli presenti nella sezione ufficiale e in
quella fuori concorso e che sono rispettivamente "The Others" e "Birthday
girl".Il primo diretto da Alejandro Amenabar è uno dei più attesi del
festival grazie all'eco di
critiche lusinghiere che giungono dagli Stati Uniti dove c’è stata l’anteprima
lo scorso 2 agosto 2001. Il prestigioso Hollywood Reporter lo recensisce come una
delle storie di fantasmi più eleganti e ricche di suspence degli ultimi anni,
altri invece parlano di un finale sorprendente ed intrigante degno de “Il Sesto
senso”. Nicole interpreta in questo thriller il ruolo di Grace che si ritrova ad
accudire da sola, il marito è tra i soldati dispersi della Seconda Guerra
Mondiale, i figli affetti da una rara malattia che vieta loro il contatto con la
luce del sole. “Ma ciò che si nasconde – recita la locandina del film - dietro
ogni spiraglio lasciato aperto, nella penombra dei lunghi corridoi, non è solo
una minaccia alla salute dei bambini.In "Birthday girl" diretto da Jez Butterworth,invece, la
Kidman sarà l'inquietante sposa venuta dalla Russia dell' "ordinario" Ben
Chaplin che l'ha scelta su un catalogo "on line". Tra i prossimi
progetti dell'attrice troviamo "Dogville" del regista due volte Palma d'oro Lars
Von Trier , "The Hours" tratto dalll'omonimo libro premio
Pulitzer di Michael Cunningham, che annovera tra le interpreti Meryl Streep
e in fase di sviluppo c'è il nuovo film di Jane Campion "In the cut" prodotto
dalla Miramax e tratto dal romanzo di Susanna Moore.
Voto
9
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