La vampa d'agosto
La luna di carta
Privo di titolo
La prima indagine di Montalbano
La presa di Macallè
Il giro di boa
Le inchieste del commissario Collura
Camilleri legge Montalbano
La linea della palma
La paura di Montalbano
Il ladro di merendine in Cd-rom
Il re di Girgenti
L'odore della notte
La scomparsa di Patò
La testa ci fa dire
La gita a Tindari
Gli arancini di Montalbano
La mossa del cavallo
La concessione del telefono
Andrea
Camilleri, classe 1925, ha lavorato per gran parte della sua vita come
sceneggiatore e regista teatrale e televisivo. Il suo esordio narrativo è
datato 1978 con Il corso delle cose, ma prima di diventare un caso
letterario ha dovuto attendere fino a metà degli anni Novanta, quando la
fortunata serie poliziesca del commissario Montalbano – i romanzi La forma
dell'acqua, Il
cane di terracotta, Il ladro di merendine,
La voce del violino, La gita a Tindari,
L'odore della notte,
tutti pubblicati da Sellerio – ha finito
per trainare anche i romanzi storici - La stagione della caccia, Il
birraio di Preston, Un filo di fumo, La concessione del
telefono, La
mossa del cavallo, La scomparsa di Patò,
Il re di Girgenti
-, ambientati come i romanzi gialli nell’immaginaria Vigàta, una cittadina siciliana più tipica della
Sicilia vera. La traslazione della serie Montalbano sul piccolo
schermo, in una serie di sceneggiati televisivi interpretati da Luca Zingaretti
– e caratterizzati da impensabili record di audience -, ha contribuito a
dilatare ancor più lo straordinario successo del personaggio di Andrea Camilleri. Ne La
linea della palma l’ultimo fenomeno letterario nazionale, intervistato dal
giornalista Saverio Lodato, racconta pagina dopo pagina la sua infanzia in
Sicilia, rievoca la propria famiglia, ricorda gli anni della guerra, traccia
una sintesi della sua lunga esperienza drammaturgica
ed ovviamente tratteggia un profilo del mestiere dello scrivere,
coltivato in modo sommerso per tutto l’arco della sua vita ed esploso in un
successo tardivo quanto sorprendente, che ha conquistato al narratore siciliano
un vastissimo seguito di pubblico sia in Italia che all’estero. La linea
della palma è un titolo che cita volutamente Sciascia ed allude, più che alla mafia
in se stessa, ad una sorta di mentalità “paramafiosa” che, oltre all’Italia,
pare aver messo radici a livello continentale. Nel corso della conversazione
con Lodato – autore di molti libri di successo dedicati alla Sicilia ed alla
mafia – Camilleri sembra quasi
abbozzare un romanzo autobiografico, in cui alle memorie personali
s’intrecciano puntualmente riflessioni sulla storia, sull’attualità politica e
questioni di varia moralità: ne emerge il ritratto di un autore,
già militante nelle file del Pci, oggi indefesso oppositore del governo
Berlusconi, fortemente interessato a dire la sua su un presente che non lo
soddisfa, né in Sicilia né a livello nazionale, uno scrittore che avverte come
una necessità insopprimibile riflettere su come rendere migliore e più giusta
la società in cui viviamo.
S. Lodato - A. Camilleri, La linea della palma, Milano, Rizzoli, 2002; pp. 414
Voto
8