Presentazione di Venezia 2002
Venezia 2002: la premiazione
Il bilancio di Venezia 2002
Un viaggio chiamato amore
Magdalene
11 Settembre 2001
Full Frontal
Johan Padan a la descoverta de le Americhe
Scrutando
il programma della cinquantanovesima
edizione della Mostra del Cinema di Venezia è da rilevare che, nonostante
le numerose polemiche dei mesi scorsi, il nuovo direttore Moritz De Hadeln è
riuscito ad organizzare un cartellone di livello, per quanto allestito in gran
fretta. Dal 29 agosto all’8 settembre 2002 al lido saranno presentate
complessivamente 143 pellicole, divise in due concorsi, quello ufficiale ed una
sezione denominata “Controcorrente”: non mancheranno inoltre eventi speciali,
documentari, cortometraggi e il nugolo di star che, secondo copione, non
mancano mai di fare presenza a Venezia. Il film scelto per aprire la mostra è Frida
della regista inglese Julie
Taymor: protagonista dell’attesa pellicola, ispirata alla vita della
pittrice messicana Frida Khalo, è Salma Hayek (che ha
conquistato la parte imponendosi su Jennifer Lopez e
Madonna), contornata da un cast di stars hollywoodiane – Antonio
Banderas, Geoffrey Rush, Edward Norton e Ashley Judd –. Sono molti
film stranieri eccellenti che si contenderanno il Leone d’Oro edizione 2002: a
Venezia Sam Mendes ha
portato Road to perdition (con Tom Hanks e Paul Newman), mentre Stephen
Frears presenta Dirty pretty things (con l’astro nascente Audrey
Tautou), vedremo poi Nicole Kidman nei panni di Virginia Woolf in The hours di
Stephen Daldry (nel
cast anche Meryl Streep, Ed Harris e Julianne Moore), il redivivo Johnny
Halliday ne L’homme du train di Patrice Leconte, l’ultimo Takeshi Kitano
di Dolls e Julie walking home di Agnieszka Holland. La più attesa
tra le pellicole italiane in concorso è sicuramente Un viaggio chiamato
amore di Michele Placido: il film, interpretato da Stefano Accorsi e Laura Morante, racconta
la controversa relazione che legò il giovane poeta Dino Campana con Sibilla
Aleramo, già scrittrice affermata. Gli altri film italiani in concorso sono Velocità
massima (interpretato da Valerio
Mastandrea) dell'esordiente Daniele Vicari e La forza del passato di Piergiorgio Gay – con Bruno Ganz, Sandra
Ceccarelli e Sergio Rubini –. Nella sezione “Controcorrente”, concepita per
dare spazio a film più nuovi e controversi, proprio Rubini presenta come
regista L’anima gemella: segnaliamo anche Corazon verde di Luis
Sepulveda e l’ultimo Sodenbergh
di Full frontal, con Julia Roberts. Sontuoso anche il programma degli
immancabili eventi speciali fuori concorso: a Venezia
saranno presentati in anteprima K-19: the widowmaker di Kathryn Bigelow, Debito
di sangue di (e con) Clint Eastwood, Liliana Cavani con Ripley’s game,
John Malkovich con The dancer upstairs e l’imperdibile 11.09.01,
film collettivo per non dimenticare l'attentato alle Twin Towers, firmato da maestri come Loach, Lelouch, Imamura, Gitai, Penn,
Nair e Makhmalbaf. La 59° Mostra del Cinema renderà omaggio a due grandi del
cinema italiano: a Dino Risi sarà assegnato il Leone alla carriera, mentre per
Michelangelo Antonioni è in programma una retrospettiva.
Voto
7, sulla carta