11 Settembre 2001
Regia di Youssef Chahaine, Amos Gitai, Shohei Imamura, Alejandro Inarritu, Claude Lelouch, Ken Loach, Samira Makhmalbaf, Mira Nair, Idrissa Ouedraogo, Sean Penn e Danis Tanovic
Drammatico/documentario; Fran./Gran Bret.; 2002; C.
Un film collettivo per non dimenticare
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Una
buona idea, una squadra prestigiosa per realizzare il relativo progetto, un
giusto tributo al drammatico evento che ha aperto in modo indelebile il terzo
millennio: l’attentato alle Twin Towers dell’11 settembre 2001. L’omonimo film
intende ricordare la strage che ha cambiato in modo radicale la storia moderna
con un progetto dalla valenza fortemente simbolica: undici registi diversi per
nazionalità e cultura – assente, purtroppo, l’Italia – sono stati chiamati a commemorare l’evento in un cortometraggio in base alla propria sensibilità,
all’oscuro di quanto avrebbero fatto i colleghi coinvolti, nella più totale
libertà espressiva, con l’unico vincolo temporale di limitare il proprio
contributo a undici minuti, nove secondi ed un fotogramma. Il risultato è 11
Settembre 2001, un film eterogeneo per statuto concettuale, che omaggia le
vittime cadute negli attentati di un
anno fa nelle modalità più svariate, dalle prospettive di undici registi
legati dal trait d’union dell’indipendenza artistica e dell’impegno,
ovvero (in rigoroso ordine alfabetico) Youssef Chahaine, Amos Gitai, Shohei
Imamura, Alejandro Inarritu, Claude Lelouch, Ken Loach, Samira Makhmalbaf, Mira
Nair, Idrissa Ouedraogo, Sean Penn e Danis Tanovic. Ovviamente non tutti i
cineasti coinvolti sono riusciti ad esprimersi allo stesso livello, ma nel
complesso si tratta di un progetto degno di nota e che concede immensi spazi di
riflessione su un evento che in modo diretto o indiretto ha colpito il mondo intero, segnando per sempre l'immaginario collettivo, per certi versi è anche il tentativo di andare oltre all'immagine unilaterale e globalizzata dell'evento diffusa ovunque in tempo reale. Scendendo nel dettaglio dei vari cortometraggi è però d’obbligo
segnalare le chicche, perché 11 Settembre 2001 ne presenta. Cominciamo
con l’approccio originale ed elegante di Claude Lelouch al tema: a New York una
coppia si sta lasciando, mentre lei (che è sordomuta) scrive una lettera
d’addio senza accorgersi di quanto sta accadendo in città, lui (guida per
sordomuti al World Trade Center) scampa miracolosamente al crollo delle Twin Towers; le ceneri di un disastro diventano così le imprevedibili fondamenta di un rapporto sentimentale finito. Nel film spicca anche il solare contributo di Idrissa Ouedraogo: la divertente e coloratissima caccia
di alcuni ragazzi africani per le strade di una città del Burkina Faso sulle tracce del famigerato Bin
Laden, sul quale pende una taglia di 25 milioni di dollari che potrebbero
risolvere molti dei loro problemi. Notevole, impegnato e spiazzante il corto
firmato da Ken Loach:
un profugo cileno scrive alle vittime dell’11
settembre 2001 e ricorda un altro 11 settembre, quello del 1973, quando gli americani, le vittime odierne, aiutarono Pinochet a sovvertire il governo democraticamente eletto di
Salvador Allende avviando un regime di terrore colpevolmente affogato nel
silenzio dei media. Lirico, struggente ed affatto retorico il corto
dell’unico americano coinvolto nel progetto, Sean Penn: un vecchio
avvera il proprio sogno d’ordinaria quotidianità grazie al crollo delle Twin
Towers, solo per rendersi conto subito dopo che al contempo si è concretizzato un lutto inimmaginabile. Un imperdibile film
collettivo per non dimenticare.
11 Settembre 2001 (11'09"01 - September 11), regia di Youssef Chahaine, Amos Gitai, Shohei Imamura, Alejandro Inarritu, Claude Lelouch, Ken Loach, Samira Makhmalbaf, Mira Nair, Idrissa Ouedraogo, Sean Penn e Danis Tanovic; drammatico/documentario; Fran./Gran Bret.; 2002; C.
Voto
8 all'idea
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