Hugo Cabret
The Artist
Paradiso Amaro
L'arte di vincere
Midnight in Paris
The Help
Rango
Millennium - Uomini che odiano le donne
Kung Fu Panda 2
Il gatto con gli stivali
Le idi di marzo
Harry Potter e i doni della morte: parte II
Rio
Real Steel
Drive
La Talpa
Come
sempre, anche nel 2012 è arrivato il momento dell'evento cinematografico più
atteso dell'anno, ovvero la cerimonia di consegna dei
premi Oscar, che è andata in scena lo scorso 26 febbraio, al solito, sul palco
del Kodak Theatre di Los Angeles, presentata da un cerimoniere esperto come
Billy Crystal. Si sapeva che quest'anno la notte delle stelle sarebbe stata
segnata da uno scontro a due tra Hugo Cabret (undici
nomination) e il francese The Artist (dieci
nomination) , film che, pur diversissimi, costituiscono
due sentiti omaggi al cinema muto. La vittoria complessiva se l'è aggiudicata
senza dubbio il secondo, che ha portato a casa complessivamente cinque
statuette tra cui tre delle categorie più importanti: miglior film, miglior regia (Michel Hazanavicius), miglior attore
protagonista (Jean Dujardin), migliori costumi e miglior colonna sonora. Anche
l'ultima fatica del grande Martin Scorsese, il 'tridimensionale' Hugo Cabret, si è aggiudicata cinque
Oscar, ma in categorie tecniche quali fotografia, effetti speciali, sonoro,
montaggio sonoro e scenografia (agli italiani Dante Ferretti e Francesca Lo
Schiavo). Per il resto corre l'obbligo di segnalare il terzo Oscar in carriera
di Meryl Streep,
premiata come miglior attrice protagonista per la sua interpretatzione di
Margareth Thatcher in The Iron Lady (che si è
aggiudicato anche la statuetta per il miglior trucco). Come attori non
protagonisti sono stati premiati Octavia Spencer per
l'emozionante prova offerta in The Help e Christopher Plummer per Beginners,
che passerà alla storia come l'attore più anziano (è ottantaduenne) capace di
vincere un Oscar. Woody
Allen ha vinto l'ennesima statuetta in carriera grazie al delizioso Midnight in
Paris, premiato per la miglior sceneggiatura originale, mentre l'Oscar
per la miglior sceneggiatura non originale è andato a Paradiso amaro di Alexander Payne (uno dei tre sceneggiatori). Non ha
fallito la missione l'iraniano Una
separazione, premiato come miglior film straniero, mentre ha stupito non
poco Rango di
Gore Verbinski, giudicato a sorpresa miglior film d'animazione nonostante fosse
opposto a due blockbuster come Il gatto con gli
stivali e Kung
fu panda 2. Da segnalare anche l'Oscar alla carriera
attribuito all'attore James
Earl Jones. Alla fine sono andati in bianco L'Arte di vincere
e War Horse di Steven Spielberg nonostante le sei nomination,
come pure Albert Nobbs, La Talpa, The tree of life, Transformers
3 e Harry
Potter e i doni della morte: parte II che ne avevano
ricevute tre. Tra i più scontenti figureranno senz'altro il compositore John Williams,
a bocca asciutta nonostante le nomination per
due colonne sonore, e George
Clooney, candidato come miglior attore protagonista per Paradiso Amaro
e come uno dei tre autori della sceneggiatura de Le idi di marzo.
Voto
7½