Notte folle a Manhattan
Real Steel - Cuori d'acciaio

In un futuro prossimo e venturo – comunque non molto distante dal presente – il pugilato che conosciamo non esiste più ed è stato sostituito da combattimenti tra robot telecomandati. Il protagonista di Real Steel si chiama Charlie Kenton ed è un pugile fallito che vive di espedienti, sempre in cerca di incontri di basso livello per i suoi robot assemblati con pezzi di seconda mano. Arrivato al punto più basso della sua carriera, il buon Charlie è costretto a 'sopportare' per un'estate la compagnia del figlio Max, rimasto orfano di madre e subito 'venduto' in adozione ai facoltosi zii dal padre (che, ovviamente, non si è mai occupato di lui dalla nascita). La compagnia forzata tra padre e figlio viene ravvivata dal ritrovamento di un modello obsoleto di robot da allenamento che si rivela incredibilmente resistente e capace di apprendere 'specchiandosi' nella sua controparte umana, doti che, unite alle competenze pugilistiche di Charlie, lo rendono presto una leggenda del circuito agonistico. Come in una bella favola, ben presto i nostri eroi arrivano a lottare per il titolo più ambito: cercheranno di aggiudicarselo combattendo contro un nemico apparentemente invincibile. Tratto da un racconto di Richard Matheson, Real Steel è una storia di formazione e dell'incontro/scontro tra un padre e un figlio che non si conoscono (e non si piacciono) ma impareranno a scoprirsi grazie alla magia dello sport. Lo spunto centrale del film, che presenta inquietanti analogie con Over the Top e la saga di Rocky, è l'ennesima rivisitazione sportiva della leggenda biblica di Davide e Golia, riletta attraverso la parabola edificante di un piccolo robot con un grande cuore che riuscirà ad imporsi contro avversari più grandi, cattivi e tecnologicamente dotati di lui. La storia non è niente di speciale, ma l’irresistibile simpatia di Hugh Jackman e il profluvio di buoni sentimenti di disneyiana memoria ne facilitano la visione...

Voto 7