Parigi e una elegante, ma claustrofobica fondazione (the Ludovico Institute) che sviluppa sistemi di Intelligenza Artificiale per artisti fanno da sfondo a Dalloway un intrigante film di science-fiction  del 2025, diretto da Yann Gozlan, che è stato presentato al Festival di Cannes 2025 nella sezione Séances de Minuit e alla XVII edizione del festival France Odeon, che si è tenuto dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 al Cinema La Compagnia di Firenze.   
Dalloway è il nome dell’assistente virtuale (la cui voce in originale è quella della cantante Mylène Farmer) che segue la protagonista, la scrittrice Clarissa afflitta da un vuoto creativo (ben interpretata da un’ispirata Cécile de France) e la supporta anche nell’elaborazione del nuovo romanzo incentrato sul giorno che precedette il suicidio di Virginia Woolf. Il plot, fra l’attuale e il distopico, dipinge scenari smart-tech di un presente o di un futuro prossimo in cui l’Intelligenza Artificiale sembra avere la smania e la capacità di sostituirsi sempre più velocemente all’essere umano, infrangendo alla grande le tre Leggi della robotica di Isaac Asimov.  Almeno così la pensa Clarissa che, sempre più innervosita dall’invadenza sempre più evidente della sua IA, inizia a ribellarsi, in sintonia con uno degli altri ospiti della struttura, il compositore Mathias Nielsen (l’attore danese Lars Mikkelsen) a quelle che non vive più come avanzate risorse tecnologiche, ma come un incubo sempre più immersivo e incombente.   
Affascinanti gli e le interpreti di questo thriller psicologico che tiene col fiato sospeso. Tutti gli attori hanno il pregio di non essere mai patinati e sono credibili nel loro rutilante interagire in questa futuribile residenza artistica. Suggestive le ambientazioni nel residence tecnologico di lusso in cui si svolge la gran parte del film, ma l’invadenza degli accessori hi-tech e dei gadget tecnologici, sempre più indipendenti e intrusivi, nonostante le rassicurazioni della responsabile del centro, Anne Dewinter (l’affascinante Anna Mouglalis), fanno pensare. Lontano dall'essere paranoico, il film fa riflettere e ha il pregio di alimentare il dibattito sugli auspicabili confini che dovrebbe avere in futuro, ma anche già oggi, l’intelligenza artificiale, se non vogliamo che questa tecnologia sicuramente utile e innovativa finisca per sostituirsi all’uomo. 
  
Dalloway, un film diretto da Yann Gozlan, con Cécile de France, Anna Mouglalis, Lars Mikkelsen, Freya Mavor, Frédéric Pierrot, thriller, genere drammatico, Francia, Belgio, 2025, 110 min 
  
              Voto 
                7½  
                
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