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  12/10/2024 - 10:59

 

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The Artist
Regia di Michel Hazanavicius
Cast; Jean Dujardin, Bérénice Bejo, James Cromwell, John Goodman, Penelope Ann Miller, Missi Pyle, Beth Grant; drammatico; Francia; 2011; b/n
Un film fuori dal tempo

 




                     di Paolo Boschi


Prima di tutto The Artist è un ispiratissimo omaggio al cinema muto, un film geneticamente fuori del tempo in bianco e nero, privo di sonoro e con tanto di pannelli per le battute principali, geniale nella sua unicità ma talmente retro da non poter prefigurare nuove vie. Ma veniamo senza indugio alla storia: siamo a Hollywood nel 1927 e l'attore George Valentin è la stella più fulgida del cinema muto, una celebrità acclamata e riconosciuta dal pubblico, di cui fa parte anche la bella Peppy Miller, che per un bacio furtivo al suo idolo finisce sulle prime pagine dei giornali conquistando la ribalta per un giorno. Il protagonista se la ritrova, qualche tempo dopo, sul set del suo film successivo, reclutata tra le comparse. Ma i tempi stanno per cambiare a causa dell'avvento del sonoro, novità tecnica a cui il buon George Valentin non riesce ad adeguarsi e forse nemmeno vuole: ben presto dimenticato dal suo pubblico, in breve l'ex attore si ritrova sul lastrico, mentre Peppy Miller diventa una stella della nuova era cinematografica agli albori. I due, tra i quali fin dal primo momento è sbocciato un tenero sentimento, continuano ad incontrarsi (ed a scontrarsi) in questo periodo di transizione cui corrisponde l'inesorabile declino di lui e l'irresistibile ascesa di lei: sarà amore, ovviamente, ma tormentato secondo copione fino al momento dell'immancabile happy ending. Gran bella storia, sicuramente strana ma decisamente coinvolgente. L'operazione è condotta con attenzione filologica al cinema del tempo che fu e regala fin dalle prime sequenze (anche grazie ad un formidabile cane attore) la sensazione di ritrovarsi in un luogo fuori dal tempo (che poi è forse la magia insita nel cinema). C'è anche una bella riflessione in tralice sui due modi diversi di recitare funzionali ai due diversi periodi cinematografici, riflessione che quasi verrebbe la voglia di estendere al presente periodo, anch'esso di trapasso tecnico e dominato da un costante aumento di pellicole in 3D (per adesso tanto rumore e pochi gioielli). La performance degli attori è notevole, tutta affidata alla mimica gestuale, ma diversificata e talora ampliata in modo leggermente accentuato nella recitazione delle sequenze cinematografiche mute all'interno del film, muto anch'esso ma che per tre quarti è ambientato durante gli esordi del cinema sonoro. All'ultima edizione di Cannes è stato premiato per la miglior interpretazione maschile (più una palma speciale per il cane). Assolutamente da vedere.

The Artist, regia di Michel Hazanavicius, con Jean Dujardin, Bérénice Bejo, James Cromwell, John Goodman, Penelope Ann Miller, Missi Pyle, Beth Grant; drammatico; Francia; 2011; b/n; dur. 100'

Voto 8 

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