Non sembra, ma sono già passati 20 anni dalla scomparsa di Stanley Kubrick. Per celebrare questo genio del cinema è stata organizzata Stanley Kubrick: The Exhibition, una mostra – evento che dal 24 aprile al 15 settembre 2019 viene ospitata dal Design Museum, 224-238 Kensington High Street, London.
il grande regista originario del Bronx in Gran Bretagna, dove amava vivere ( nella campagna dell'Hertfordshire dal 1961 fino alla sua morte nel 1999), Stanley Kubrick ha ricreato i campi di battaglia del Vietnam per il film Full Metal Jacket del 1987, ma anche alcuni ambientazioni per 2001 Odissea nello spazio del 1968 e per Il Dr Stranamore del 1964.
Grazie a questa visionaria mostra insomma, Kubrick, che con il suo sguardo acuto, la sua professionalità ha illuminato l’universo cinematografico come narratore e regista, ma anche come produttore, scrittore e persino montatore, stigmatizzando in ogni campo la sua poliedrica genialità, torna quindi ad abbracciare il suo pubblico in quella Londra dove ha abitato e lavorato per quasi 40 anni.
Questa mostra organizzata dal Design Museum di Londra per rendere omaggio a uno dei più grandi cineasti del ventesimo secolo propone un affascinante excursus fatto di film, video, fotografie, testi, documenti, disegni e schizzi che documentano trenta e più anni di carriera del cineasta nato a New York il 26 luglio 1928.
All’ingresso fa bella mostra di sé la Durango 95 guidata da Alex nelle scorribande con i suoi sinistri compari in Arancia Meccanica, poi stanza dopo stanza, grazie alle proiezioni sui grandi schermi, lo spettatore si immerge nuovamente nelle atmosfere di A Clockwork Orange, The Shining, Paths of glory, Spartacus, Lolita, Eyes wide shut e Dr Strangelove, Barry Lyndon, 2001: Space Odyssey, Full Metal Jacket. Ma sono anche gli oggetti di scena, realizzati per i film da noti designer internazionali come Hardy Amies, Saul Bass, Milena Canonero e Ken Adam, oltre a dipinti e fotografie di artisti del calibro di Diane Arbus, Allen Jones e Don McCullin e disegni di Saul Bass, Elliot Noyes e Pascall Morgue a dare indicazioni e suggestioni a questo fantastico viaggio nel mondo di Stanley Kubrick. Un universo creativo reso palpabile, oltre dalla proiezione delle scene iconiche dei suoi film. Dalla proposizione dei tanti documenti (di collezioni private e pubbliche) che arrivano da tutto il mondo: oggetti, corrispondenze, schizzi, note, filmati che testimoniano la caparbietà, la precisione e la scrupolosità di un artista che ha costruito i suoi capolavori attraverso un controllo completo e un approfondimento su ogni aspetto delle sue produzioni. Dalle frasi diverse scritte a macchina dallo scatenato Jack Nicholson per le versioni in inglese, francese, italiano e tedesco di Shining, dalla scelta delle colonne sonore a quella degli iconici arredi di movie indimenticabili, alla progettazione dei costumi e persino delle locandine dei suoi film. Un universo visivo ricco di suggestioni e magia che in realtà è figlio di approfondimenti incessanti a 360 gradi, di un’ossessione per i dettagli che fa da sfondo e dà sostanza a uno stile tanto coerente quanto frastagliato e splendidamente stupefacente. Una mostra da non perdere non solo per appassionati.
Voto
9
|
|
|