Il diavolo veste Prada
Regia di David Frankel
Cast: Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt, Stanley Tucci, Adrian Grenier, Tracie Thoms, Rich Sommer; commedia; U.S.A.; 2006; C.; dur. 1h e 49'
Dall'omonimo bestseller di Lauren Weisberger
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Questa briosa commedia a tema di David Frankel
prende avvio con la strepitosa sequenza dell’arrivo
della terribile Miranda Priestly – alias leggenda-vivente-della-Moda-
con-la-M-maiuscola – nella redazione newyorchese di “Runway”, la rivista di
tendenza per definizione, il magazine che impronta quel che è fashion da quanto è irrimediabilmente out: la sua marcia d’avvicinamento al
proprio ufficio (in anticipo sulla tabella di marcia) innesca un autentico caos
per tutta la rivista, che si rimodella in base alle sue direttive mentre lei
progressivamente si avvicina al grattacielo, l’autista le apre la portiera, si
dirige a passo sicuro verso l’ascensore. Subito dopo questa ancestrale
divinità della moda riceve per un colloquio di lavoro la giovane Andy,
che sogna di sfondare come giornalista ma intanto spera di essere assunta da Miranda
per diventare la sua assistente, un posto per cui un milione di ragazze come
lei ucciderebbero, perché un anno come assistente della direttrice di “Runway”
in teoria dovrebbe aprire le porte di qualunque redazione giornalistica. La
povera Andy vive a distanze siderali dal mondo della
moda, è una neolaureata impegnata che si mette addosso la prima cosa che trova
pescando dal proprio armadio, ma ottiene il posto sfoggiando le due capacità
più venerate nel mondo a stelle e strisce: capacità di adattamento e attitudine
a sgobbare. Entrambe le doti le serviranno per reggere l’interminabile sfilza
di richieste della sua principale, tali da sfiancare la resistenza di qualunque
dipendente: tutto cambia quando Andy decide di farsi
aiutare dal collega Nigel,
insostenibile dandy contemporaneo, nel rivisitare il proprio guardaroba, finora
refrattario alle griffe. Senza colpo ferire il nuovo look e un diverso
approccio professionale rendono la nostra eroina
sempre più indispensabile a Miranda, ma la fanno pericolosamente vacillare
verso il lato oscuro della forza della moda: e Andy inizia a perdere di vista
gli amici, la famiglia e soprattutto il suo compagno Nate. Riuscirà Andy a
ritrovare la vera se stessa e fare la cosa giusta? Lo sapremo soltanto
all’immancabile happy ending di
questa deliziosa
commedia ad alto tasso di glamour,
shakerata con una colonna sonora a base di brani trendy, punteggiata da qualche cammeo di lusso (vedi Valentino in person), vestita dalle firme più prestigiose della scena (accessori compresi) e soprattutto
interpretata da una cattivissima Meryl Streep in
letterale stato di grazia – memorabile in particolare il suo glaciale monologo
d’apertura in cui scarnifica fino all’osso la noncuranza estetica della povera
Andy –. Nel cast corre l’obbligo segnalare anche la
camaleontica (ma sempre dolcissima) Anne Hathaway e un
superbo Stanley Tucci.
Nonostante tutto il film affronta l’industria della
moda mostrandone l’intrinseca complessità e suona perfino autentico, almeno a
tratti, essendo ispirato all’omonimo bestseller di Lauren Weisberger,
che dopo la laurea ha vissuto un’esperienza simile alla protagonista come
assistente della direttrice di “Vogue”. È Il
diavolo veste Prada, baby, il film più fashion del momento…
Il diavolo veste Prada - The devil wears Prada, regia di David Frankel, con Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt, Stanley Tucci, Adrian Grenier, Tracie Thoms, Rich Sommer; commedia; U.S.A.; 2006; C.; dur. 1h e 49'
Voto
7½
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