Hugo Cabret
Regia di Martin Scorsese
Cast: Asa Butterfield, Chloe Moretz, Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Jude Law, Emily Mortimer, Michael Pitt, Christopher Lee, Ray Winstone, Michael Stuhlbarg, Helen McCrory; fantastico/avventura; U.S.A.; 2011; C.
Dal romanzo di Brian Selznick
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Hugo Cabret
Era
scontato che La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick dovesse diventare un film prima o poi, e questo per la sua intrinseca peculiarità di
essere un libro in cui le parole illustrano le immagini, una via di mezzo tra
una graphic novel e un romanzo per ragazzi, insomma. Martin Scorsese è
riuscito nel non trascurabile compito di portare sul grande schermo, a colori e
in 3D, un libro illustrato per metà a carboncino
(dunque in bianco e nero) che sulla magia del cinema ha riposto le sue maggiori
sorprese narrative. La storia è bella, intrigante e misteriosa fin dall'inizio:
l'azione è ambientata nella Parigi degli anni Trenta, Scorsese ci porta sulle
tracce di un ragazzino che vive nei meandri di una stazione
ferroviaria, intento a tenere in efficienza i molteplici orologi
disseminati qua e là, oltre che a rubacchiare per sopravvivere e per procurarsi
i pezzi di ricambio per uno strano automa a forma di scrivano, una sorta di
complesso carillon architettato da un genio o forse da un mago, chissà... Il
ragazzino in questione si chiama Hugo
Cabret, sogna di diventare un illusionista ed è orfano: suo padre,
impareggiabile orologiaio, è morto in un incendio nel museo in cui lavorava,
lasciandogli come unica eredità l'automa che Hugo sta disperatamente cercando
di riparare, convinto che il padre abbia lasciato il suo ultimo messaggio
all’interno dei suoi ingranaggi. Il buon Hugo è stato adottato da uno zio
alcolizzato incaricato della manutenzione degli orologi della stazione, che un
giorno è scomparso abbandonandolo a se stesso.
Pizzicato a rubare ad un chiosco di giocattoli della stazione i pezzi di
ricambio di cui ha bisogno, Hugo fa la conoscenza di
Isabelle, la figlia adottiva del gestore, che stranamente porta al collo una
chiave a forma di cuore che pare fatta apposta per attivare l'automa del
giovane protagonista: da quel momento Hugo si troverà così coinvolto anima e
corpo in una fantastica avventura sospesa tra illusione e realtà. E in questo
non c'è davvero niente di strano, se consideriamo che il gestore del chiosco di
giocattoli altri non è che il grande Georges Méliès, uno dei
padri fondatori del cinema insieme ai fratelli Lumière, nonché il cineasta che inventò gli effetti speciali
cinematografici. Dopo tante impeccabili ricostruzioni d'epoca Martin
Scorsese ha scelto di portare sul grande schermo
un romanzo per ragazzi dall'afflato dichiaratamente fantastico, per quanto
ambientato in un passato cronologicamente molto marcato: impegnato in un'avventura
filmica d'impronta tipicamente spielberghiana, il vecchio maestro newyorchese
ha fatto centro per l'ennesima volta in carriera. Un grande
film: "È come L'isola che non c'è, L'isola del tesoro e Il
mago di Oz messi insieme", per dirla con una battuta di Isabelle.
Assolutamente da non perdere.
Hugo Cabret, regia di Martin Scorsese, con Asa Butterfield, Chloe Moretz, Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Jude Law, Emily Mortimer, Michael Pitt, Christopher Lee, Ray Winstone, Michael Stuhlbarg, Helen McCrory; fantastico/avventura; U.S.A.; 2011; C.; dur. 127’
Voto
8
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