Shutter Island
Regia di Martin Scorsese
Cast: Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Emily Mortimer, Michelle Williams, Patricia Clarkson, Max von Sydow, Elias Koteas; drammatico/thriller; U.S.A.; 2009; C.
Dall'omonimo romanzo di Dennis Lehane
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The Aviator
The departed - Il bene e il male
Shutter Island
Hugo Cabret
Per la quarta collaborazione
con il suo attore-feticcio Leonardo DiCaprio il
grande Martin Scorsese
ha deciso di azzardare la traslazione sul grande schermo dell’omonimo
bestseller di Dennis Lehane, l’autore di Mystic River,
per intenderci. La storia, che miscela spunti pulp a teorie di complotti con uno spruzzo di gotico ad amalgamare
il tutto, è ambientata nel 1954,
in piena guerra fredda: gli agenti federali Teddy
Daniels e Chuck Aule vengono inviati in battello nell’isola del titolo, al
largo del porto di Boston, per indagare sull’inspiegabile scomparsa di una
pluriomicida che è apparentemente fuggita da una cella blindata
dell’inaccessibile istituto psichiatrico di Ashcliffe. Stando al direttore della
struttura, il dottor Cawley, ed ai vari infermieri, la donna si sarebbe
letteralmente dileguata dalla sua stanza senza lasciare tracce di sorta, ma
l'agente Daniels in particolare sembra subito avvertire strane impressioni negative
a pelle sui modi discutibili con i quali il Dott. Cawley ed il suo assistente,
il dottor Naehring, sembrano condurre l’istituto. Il protagonista avrà modo di
approfondire la questione quando un uragano lo costringerà a protrarre la sua
permanenza nell’isola con il collega, mentre dettagli sempre più inquietanti
vengono alla luce e Daniels comincia ad essere ossessionato da visioni che
condensano il ricordo della moglie defunta e le sue esperienze belliche contro
i nemici nazisti – era uno dei soldati che hanno liberato i prigionieri di
Dachau (e ne hanno visto gli orrori) –, entrando così in una spirale di
progressivo e claustrofobico estraniamento dalla realtà. Da questo momento Shutter
Island inizierà a coinvolgerci (e sconvolgerci) insieme al protagonista,
sempre più dissociato e perso in una cupa galleria umana che alterna psichiatri
con la vocazione dell’inquisitore e vari esempi di psicopatici, tra esperimenti
di dubbia moralità e reparti strettamente riservati. L’ultima tormentata fatica
di Martin Scorsese
è un’agghiacciante riflessione sulla violenza, un thrillerspesso spiazzante che, sequenza dopo sequenza – oltre a
farci sobbalzare a più riprese –, tende a confondere il quadro complessivo
dell’indagine ampliandone sempre più lo scenario, facendoci precipitare nel
buio di un’inchiesta sempre più inquietante anziché lasciarcene intravedere la
luce della verità in fondo al tunnel, forse perché talvolta la verità è troppo
traumatica da accettare. Notevole ed accurata anche la confezione visiva, che
ricorda in modo impressionante lo stile dei noir
degli anni
Cinquanta e Sessanta. Il tutto interpretato da un cast davvero di livello
assoluto, con un DiCaprio
insolitamente bravo a farci precipitare con lui nelle angoscianti smagliature
esistenziali di un’indagine solo apparentemente pleonastica che solo alla fine
potremo comprendere con una prospettiva d’insieme. Da vedere.
Shutter Island, regia di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Emily Mortimer, Michelle Williams, Patricia Clarkson, Max von Sydow, Elias Koteas; drammatico/thriller; U.S.A.; 2009; C.; dur. 138'
Voto
7/8
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