Vivere in corsa che ansia!!! Eppure lo fanno in tanti, troppo spesso, tiranneggiati dai datori di lavoro e persino dai colleghi che spesso non riescono nemmeno a immaginare una vita non in orario.
A questo dinamismo obbligato e alle allucinanti evoluzioni per cercare in qualche modo di domarlo è dedicato Full time – Al cento per cento. Scordatevi la Parigi da cartolina o comunque città accogliente e pervasa di buonismo alla maniera de Il favoloso mondo di Amelie: Full time è altro davvero e scava sulla disumanità dei nostri tempi.
Nel film l’ottima regia di Eric Gravel si specchia nella bravura della protagonista interpretata con personalità e gioia da Laure Calamy, classe ’75, di Orléans che, dopo una lunga carriera da attrice di teatro e piccoli ruoli al cinema, ha partecipato alla serie tv di successo "Chiami il mio agente!" e si è consacrata con questo movie dedicato a una contemporaneità di cui faremmo volentieri a meno.
Il cuore pulsante del film è il personaggio di Julie per cui l'attrice crea un ritratto contemporaneo e credibile di una donna capace e piena di risorse che suo malgrado è costretta tutti i giorni a saltare dentro i cerchi infuocati della modernità. La Calamy dà infatti alla protagonista Julie, pathos e leggerezza, autentica disperazione e altrettanto autentica dolcezza. Non a caso per questo ruolo ha vinto nel 2021 il Premio Orizzonti come Migliore Attrice Protagonista alla Biennale di Venezia, che ha conferito al film anche il premio alla migliore regia a Eric Gravel che, con il ritmo affrettato che ha dato alla pellicola. asseconda la preoccupazione costante di Julie, inducendoci a fare il tifo per lei dalla prima all'ultima scena. Impossibile non immedesimarsi se pensiamo anche solo per un attimo ci ricordiamo quanto tutti noi viviamo di corsa, per altro inseguendo lavori sempre meno pagati e sempre più stressanti.
Ma torniamo alla trama che gira intorno a Julie, che ha due figli, un ex marito che non paga in tempo gli alimenti e un lavoro molto al di sotto delle sue capacità, con il quale mantiene a stento la famiglia.
Questa indomita mamma single vive nella grande banlieue parigina e ogni giorno le tenta tutte pur di arrivare in orario al luogo di lavoro in centro città. La sua incessante corsa contro il tempo fa venire in mente quella di un altro film in perenne e rutilante movimento, l'eccellente Lola corre del 1998, per la regia di Tom Tykwer. Ma, se quest’ultimo strizza l’occhio ai cartoon e ai video giochi, in À plein temps, come si chiama il film in Francia, lo sguardo è su un presente stereotipato che non lascia spazio all’evoluzione sociale e vive con lo sguardo vigile della generazione cartellino o badge, se preferite.
Il culmine si raggiunge quando in Francia è in corso un prolungato sciopero dei mezzi di trasporto. Se arrivare in città è ogni mattina un'impresa rocambolesca, durante lo sciopero diventa un affare da super eroine. Naturalmente il management dell'albergo a cinque stelle presso cui Julie è capo cameriera non accetta scuse, e minaccia ad ogni ritardo di privare la donna dell'unico lavoro che in quel momento è riuscita ad ottenere.
Full Time – Al cento per cento, di Eric Gravel, con Laure Calamy, Anne Suarez, Geneviève Mnich, Nolan Arizmendi, Sasha Lemaitre Cremaschi, Genere Drammatico, durata 85 minuti, Francia 2021
Voto
8
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