La transizione di genere è al centro di Orlando, my political biography, il film del filosofo e curatore d'arte spagnolo Paul B. Preciado, che rappresenta un lucido inno alla libertà e, al contempo, un sentito omaggio al celebre romanzo “Orlando”, ispirato all’intensa storia familiare della poetessa, romanziera e grande giardiniera Vita Sackville – West, che Virginia Woolf pubblicò, con immediato (e duraturo) successo, nel 1928. Dopo le presentazioni al Berlinale e alla Festa del Cinema di Roma, arriva finalmente in questi giorni nelle sale italiane con Fandango “Orlando, my polical biography”. Il film viene infatti proposto venerdì 29 marzo alla Sala cinema Michel Piccoli di Roma, il 6 aprile al Cinema Godard di Milano, ma sono tanti gli appuntamenti in tutta Italia. Per quanto riguarda la Toscana, ricordiamo che il film, dopo l’anteprima al Cinema Astra, viene proiettato dal 30 marzo al 7 aprile 2024 al cinema La Compagnia di Firenze. Quest’opera fuori dagli schemi, firmata dal filosofo, attivista trans, Paul B. Preciado, rappresenta il suo primo film da regista. Visto lo spessore del personaggio, questo debutto registico avviene con un film che va ad indagare su identità di genere, sulla rivoluzione identitaria e sessuale non binaria e quindi sull’importanza della fluidità, del genderfluid, in particolare.
“Ho letto per la prima volta il libro di Virginia Woolf quando ero un’adolescente in Spagna, ben prima di sapere che la transizione di genere fosse possibile” Ha dichiarato il regista. Che ha messo al centro del film le vite di migliaia di “Orlando”, che affrontano il difficile percorso della transizione di genere. Il docufilm diventa così un racconto, un manifesto collettivo, per esigere rispetto, dignità, accoglienza, per che vive il difficile percorso della transizione di genere. Per realizzare il suo documentario, ricco di richiami con l'oggi, il regista Preciado si sintonizza con l’omonima storia scritta quasi un secolo fa dalla Woolf, per poi tirare fuori il suo, anzi i suoi Orlando , che fa muovere e agire nel mondo reale.
“Il personaggio immaginario creato dalla Woolf mi ha permesso di immaginare la mia stessa vita, di desiderare e incarnare il cambiamento – precisa un convinto Preciado -. Con gli anni sono diventato anch’io un Orlando”.
Nel film 25 persone diverse, tutte trans e non binarie, dagli 8 anni ai 70 anni, sono chiamate a interpretare il personaggio immaginario al centro del romanzo della scrittrice britannica, mentre raccontano anche le proprie vite insieme, accompagnate da una serie di immagini di repertorio del ventesimo secolo su questo tema. “La mia biografia è fatta della storia collettiva di migliaia di Orlando invisibili. È una storia di lotta all’interno di un regime oppressivo di genere e sesso binario. Essere trans non significa solo passare dalla femminilità alla mascolinità (o viceversa), ma impegnarsi in un processo di orlandizzazione”.

Al Cinema La Compagnia, via Cavour 50/r, Firenze dal 30 marzo al 7 aprile 2024
Info:
Cinema La Compagnia

Voto 7 +