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  26/04/2024 - 07:33

 

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Battaglia nel Nero
Di Roland Topor, regia di Riccardo Massai
Divertimento oscuro in tre parti proposto da Il Faro compagnia di attori non vedenti ed ipovedenti
Al Teatro Comunale di Antella giovedì 15, venerdì 16 - sabato 17 alle ore 21.00 e

 




                     di Giovanni Ballerini


Associazione Archètipo : La Principessa Bianca, recensione dello spettacolo, regia di Riccardo Massai, 2010
Associazione Archètipo : La Principessa Bianca, presentazione dello spettacolo, regia di Riccardo Massai, 2010
Associazione Archètipo : Blu (nello spazio di un respiro), regia di Riccardo Massai, 2009
Associazione Archètipo : Spoon River di Edgar Lee Masters , regia di Riccardo Massai, 2007
Associazione Archètipo : Le Baccanti di Euripide, regia di Riccardo Massai, 2007
Associazione Archètipo : Spoon River di Edgar Lee Masters , regia di Riccardo Massai, 2006
Associazione Archètipo : Il mercante di Venezia di William Shakespeare, regia di Riccardo Massai, 2006
Associazione Archètipo : I Savoiardi, regia di Riccardo Massai, 2005
Associazione Archètipo : Battaglia nel Nero di Roland Topor, regia di Riccardo Massai, 2005 - 2006
Associazione Archètipo : Macbeth di William Shakespeare, regia di Riccardo Massai, 2004


Uno spettacolo al buio. Gli attori sono non vedenti e guidano lo spettatore in una dimensione inconsueta attraverso una storia surreale del contemporaneo Topor, scritta e mai messa in scena da altre compagnie. Dopo il successo della prima internazionale a Zagabria (al Terzo festival internazionale Blind in Theatre) e della prima italiana, tenutasi a novembre, la compagnia Il Faro torna al Teatro Comunale di Antella con quattro appuntamenti, per soddisfare le richieste del pubblico, a rappresentare questo emozionante e divertente testo giovedì 15, venerdì 16, sabato 17 alle ore 21.00 e domenica 18 aprile 2004 alle ore 17.00. L'autore del testo è Roland Topor (Parigi 1938-1997) celebre in tutto il mondo per la sua attività multiforme di ricercatore e sperimentatore di linguaggi nell'ambito dell'arte figurativa.
Gli attori si muovono nel buio, affidando la comunicazione solo alla parola, ai rumori, alle emozioni. Gli spettatori vivono il buio generalmente per la prima volta, scoprendo inusuali canali di comunicazione e nuove sensazioni, che vengono solo dalle voci, dall'ascolto, dall'immaginario personale. L'angoscia iniziale lascia facilmente il posto alla scoperta, alla sorpresa, all'adattamento a impreviste soluzioni comunicative.

Uno spettacolo che diverte per la leggerezza ironica del contenuto e stupisce per le inconsuete scoperte legate alle capacità sensoriali dell'uomo.

La compagnia Il Faro nasce verso la fine degli anni '90 all'interno dell' Associazione culturale Archètipo, che parallelamente ad una attività di teatro tradizionale aveva iniziato un interessante progetto con lo scopo di favorire il reinserimento di persone emarginate o portatrici di handicap, oltre a incrementare nei partecipanti ai laboratori una maggiore sicurezza e apertura verso gli altri.

Già distintasi per le ottime critiche ricevute in merito allo spettacolo "I ciechi" di Maeterlinck e per, scritto in gran parte da loro stessi, "Il pianeta dei ciechi", la compagnia Il Faro si cimenta con questo testo di Topor, che fornisce spunti notevoli alla riflessione sull'oscurità: sala e palcoscenico sono completamente al buio, l'elemento visivo si annulla e la vicenda è fatta di suoni, voci e brevi effetti improvvisi.

Voto 8 

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