"Racconto storie (che contengono storie (che contengono altre storie)). A volte sopra un palcoscenico. A volte in video. A volte dentro un libro".
Si presenta così Roberto Mercadini , un astro nascente dello storytelling che, con oltre 155 mila iscritti al suo canale YouTube, conferma di non essere solo un divulgatore, ma un catalizzatore di emozioni e un magnifico affabulatore. Sempre e comunque alla riscossa. E, con più di 150 spettacoli all’anno, porta in giro per la Romagna e per il resto d’Italia i suoi eventi di narrazione e monologhi poetici da non perdere. Salvagenti di astratta e pungente narrazione contro lo stress della ripetizione quotidiana, contro la noia del banale e dell’eccesso fine a se stesso, che va tanto di moda ultimamente.
Narratore ironico e appassionato, Roberto Mercadini nei suoi testi e nei suoi monologhi affronta arte, scienza, religione, attualità, storia e molto altro, regalando al lettore e allo spettatore sempre nuove angolazioni di lettura e di interpretazione dei fenomeni che affronta di volta in volta.
Questo fenomenale creativo nato a Cesena nel 1978, che ha in repertorio oltre venti monologhi, che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, ma anche dall’evoluzionismo alla felicità, merita insomma di essere conosciuto. Un’occasione è sicuramente quella di
martedì 21 febbraio alle 21, con Roberto Mercadini protagonista al Garibaldi Milleventi di Via Giuseppe Garibaldi, 69 a Prato (repliche 24 febbraio a Cattolica (RN); 02 marzo a Lugano; 03 marzo a La Spezia; 04 marzo – Sinalunga (SI) )con il suo Felicità for dummies (felicità per negati, di ogni tipo). Si tratta di un monologo che usa la metafora dell'albero e ha la forma di un albero.
Il tronco è infatti una definizione originale, ma assai salda di felicità, un significato della parola radicato nell'etimo: felice viene da felix, termine che in latino indicava, per esempio, un albero molto fruttuoso.
Da questo massiccio ceppo Roberto Mercadini fa diramare quattro discorsi: sul dare frutto, sulla forma perfetta, sull'innalzare rami e l'affondare radici, sul contattare altri alberi. Ogni discorso si biforca a sua volta in due storie. Così il pubblico incontra un matematico, un artista, un atleta, un oratore, un giardiniere, un astronomo, un genio, un poeta. Il risultato è una narrazione commossa e comica. E, allo stesso tempo, cosa da non sottovalutare, un'impetuosa orazione sul senso del vivere.
Storia perfetta dell'errore (Rizzoli 2018) è il suo primo romanzo, ma di libri Mercadini ne ha scritti diversi sinora. Il suo è un repertorio narrativo tutto da scoprire.
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