Associazione Archètipo : La Principessa Bianca, recensione dello spettacolo, regia di Riccardo Massai, 2010
Associazione Archètipo : La Principessa Bianca, presentazione dello spettacolo, regia di Riccardo Massai, 2010
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Associazione Archètipo : Spoon River di Edgar Lee Masters , regia di Riccardo Massai, 2007
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Associazione Archètipo : Spoon River di Edgar Lee Masters , regia di Riccardo Massai, 2006
Associazione Archètipo : Il mercante di Venezia di William Shakespeare, regia di Riccardo Massai, 2006
Associazione Archètipo : I Savoiardi, regia di Riccardo Massai, 2005
Associazione Archètipo : Battaglia nel Nero di Roland Topor, regia di Riccardo Massai, 2005 - 2006
Associazione Archètipo : Macbeth di William Shakespeare, regia di Riccardo Massai, 2004
Nel blu dipinto di blu. Immenso. Immerso.
Da una suggestione propostagli dal regista Riccardo Massai, il
drammaturgo Tommaso Santi ha tirato fuori “Blu” (prima assoluta al
Teatro dell’Antella) che parte da una notizia di cronaca, da un fatto realmente
accaduto. “E’ la storia di due amici calabresi in vacanza sullo Stretto di Messina –
racconta l’autore – entrambi sono piloti e decidono di fare un’escursione sorvolando
quel tratto di mare. Quando sono in quota, per un malore improvviso muore colui che
stava pilotando, il piccolo aereo perde quota e si
schianta in acqua. Il passeggero rimane illeso ma è incastrato, cosciente ma
incapace di liberarsi tra le cinture ed i rottami e
rimane per interi minuti senza respirare, poi alla fine torna in superficie”.
E’ la storia vera di Romeo Fauci, che dovrebbe essere presente alla prima
rappresentazione.
“A me non piace parlare di miracolo, ma di
evento straordinario, Romeo è sopravvissuto senza riportare neanche un graffio.
Parlo della grande forza di volontà di quest’uomo, partendo
da qui e prendendomi poi un “mare” di libertà”. Sono due gli spunti,
oltre la cronaca, sui quali si è basato Santi: “La mattina prima del volo, i
due amici avevano avvistato una balena; ho scritto un dialogo, evidentemente
del tutto inventato, tra il cetaceo (Teresa Fallai) e l’uomo (Alessio Sardelli) che si raccontano le loro due solitudini, in
quella condizione malinconica del trovarsi soli”. Nel secondo
si parla di un pugile: “La paura di Romeo, una volta trasportato all’ospedale,
era quella di non risvegliarsi. Aveva paura di non riuscire a superare
la notte così come quel pugile, il romano Angelo Iacopucci,
che vinceva scanzonato ogni match soltanto perché riusciva a non prenderle. Il
suo pubblico però lo irrideva perché diceva che non aveva coraggio, così
nell’incontro più importante della sua carriera, decise di andare avanti a
testa bassa. Alla fine dell’incontro salutò tutti con il suo fare da
scavezzacollo e andò a casa. La mattina non si risvegliò”. Info: 055.621894; 12,
10 euro; www.archetipoac.it.
Voto
7