La faccia nascosta della luna
L'ottava vibrazione
Laura da Rimini
Lupo Mannaro
Un giorno dopo l'altro
L'isola dell'angelo caduto
Autosole
Il giorno del lupo
Compagni di sangue
Almost Blue - Il film
Almost Blue - Il romanzo
È un grande inventore di storie Carlo Lucarelli, classe 1960, e un
imperterrito conoscitore degli abissi dell’animo umano. Finora ha scritto
soprattutto romanzi e racconti di genere: noir, gialli,
polizieschi, storie di marca fantastica e soprannaturale, ma anche libri
di inchieste su casi giudiziari, che spesso poi sono finiti anche sul piccolo
schermo nel popolare programma “Blu Notte – Misteri Italiani”
che da anni Lucarelli conduce sulle frequenze della Rai. L’autore di Almost Blue in ogni
caso non si è limitato alla narrativa di genere, ma ha scritto finora
almeno un grande romanzo destinato a restare negli
annali letterari con Un
giorno dopo l’altro. Ci ha anche raccontato pagine meno note del
ventennio fascista, come ne L’isola
dell’angelo caduto. Non aveva però
mai provato a giocare la carta di un romanzo storico di ampio respiro, un
genere che nel nostro paese da Alessandro Manzoni in poi costituisce la massima
forma d’espressione artistica dal punto di vista letterario. Lo ha fatto
di recente con L’ottava vibrazione, un romanzo ambientato in
Etiopia alla fine del secolo scorso, giusto un attimo prima della pagina
più infamante del colonialismo europeo in Africa, ovvero
la leggendaria sconfitta che il nostro esercito riportò ad Adua, la
prima e la più colossale mai subita dai colonizzatori del vecchio
continente. Il titolo Lucarelli l’ha mutuato da alcuni versi del poeta
etiope Tsegaye Gabrè Medhin: "[..] Questa
è la terra dell'ottava vibrazione / dell'arcobaleno: il Nero. / È
il lato ocuro della luna, / portato alla luce. / Ultimo colpo
di pennello nel dipinto di Dio". L’ottava vibrazione si
apre con uno sguardo corale sulla realtà multietnica di Massaua nel
1896, facendoci entrare da una serie di porte secondarie nel cuore di una
città cosmopolita dove i destini di molti personaggi s’intrecciano
fatalmente. L’ambiente privilegiato che Lucarelli tratteggia
è quello dei militari italiani di stanza nel paese, delle donne locali
che li frequentano, dei connazionali che arrivano cercando fortuna o per
sfuggire a qualcosa, talvolta anche per cercare chi sta fuggendo. Lucarelli
resta comunque un maestro del noir e dunque in
questo scenario storico non poteva mancare l’indagine non autorizzata di
un detective letteralmente ossessionato dalla ricerca di un omicida di bambini.
Nel variegato quadro del romanzo spiccano figure storicamente caratteristiche
della realtà storica coloniale come ad esempio la Madama, termine usuale per
definire la compagna (clandestina) di ufficiali
italiani regolarmente sposati in patria, oppure l’ambigua ed inquietante
figura della sinuosa Aicha. L’ottava
vibrazione assembla tradimenti e amori, perversioni ed
ingenuità, i soprusi dei potenti e la solidarietà degli umili, in
uno scenario dove il quotidiano talvolta s’interseca pericolosamente con
il magico. Nel frattempo tutti i personaggi, si tratti
di uomini, donne, bambini o soldati, stanno irresistibilmente precipitando
verso il proprio destino, ovvero la battaglia di Adua. Da Lucarelli una nuova
esplorazione nel lato oscuro dell’anima, tratteggiata mentre un’oscura pagina di storia italiana s’ammanta di
leggenda…
Carlo Lucarelli, L'ottava vibrazione, Torino, Einaudi, 2008; pp. 461
Voto
8½