Christopher Wilson
Il vangelo della scimmia
Una giocosa allegoria mordace
Meridiano zero, Collana Primo Parallelo, pp. 160, € 13,00
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Come la tradizione inglese ci insegna in letteratura, non può mai mancare un
distacco ironico, ma soprattutto un humour tipicamente britannico nel raccontare questo mondo deformato dalle sue leggi morali e da una sana stupidità umana. Con il vangelo della scimmia, Meridiano Zero, promuove in Italia un talento come Christopher Wilson totalmente sconosciuto da noi, ma che ha dalla sua una notevole capacità di scrittura, come si rileva da questa giocosa allegoria mordace. Nel
diciottesimo secolo in una sperduta isola a largo dell’Inghilterra,
la quiete cittadina degli abitanti viene interrotta da una nave da guerra che si arena sugli scogli. Unica sopravvissuta è Maria, la scimmietta intima amica del cuoco di bordo, che indossa un gilet e alcuni monili. La scimmia inizia ad esplorare questo nuovo territorio, e si imbatte nei pittoreschi abitanti del posto, che non avendo mai visto questo animale, lo scambiano per uno strano e peloso straniero. Dall’ottuso governatore dell’isola all’intellettuale che dall’alto dei suoi cinque libri letti, decide dopo aver studiato l’animale, che non può trattarsi d’altro che di un francese, si passa al mercante che vede nello straniero un futuro matrimoniale per sua figlia ancora zitella, fino a Vera la pazza del villaggio, ognuno di loro vede a modo suo la diversità, conservatrice e ottusa nella sua modalità di pensiero. Scritto nel lontano 1986, Il vangelo della scimmia, disegna un mondo che assomiglia a quello attuale, chiuso mentalmente, rozzo e cattivo, che non cerca di comprendere chi è diverso da loro, ma ne rimangono semplicemente affascinanti, e allo stesso tempo
distanti nel loro bisogno personale di rimanere una comunità chiusa e tranquilla, quindi pronta al sacrificio per ripristinare l’ordine precedente nelle sue regole prestabilite. Una storia graffiante e arguta nello smontare i preconcetti di una esistenza regolamentata da un ordine mentale conservatore, che ancora oggi resiste e non cessa di scomparire. Ci attendiamo di scoprire pian piano le altre opere di questo autore inglese, vera sorpresa di questo inizio d’anno.
Voto
7
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