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  13/10/2024 - 03:47

 

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Traffic
Regia di Steven Soderbergh
Cast: Michael Douglas, Don Cheadle, Benicio Del Toro, Dennis Quaid, Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán, Salma Hayek; thriller; Usa/Germania; 2000; C.

 




                     di Paolo Boschi


Contagion
Ocean's Thirteen
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Solaris
Full Frontal
Ocean's Eleven
Traffic
Erin Brokovich
Out of Sight
Sesso, bugie e videotape


Dopo la regia più 'normale' di Erin Brockovich, con Traffic Steven Soderbergh torna dietro la macchina da presa ricorrendo ad uno stile più sperimentale ed a lui più congeniale, quello di Sesso, bugie e videotape per intenderci. Traffic è un efficace grimaldello per entrare, sviscerandolo, nel drammatico problema del narcotraffico, raccontandolo attraverso il filtro di tre storie molto diverse tra loro ed interpretate da personaggi con pochi punti in contatto, che talvolta non si incontreranno mai (come nel caso dei neosposi Douglas e Zeta-Jones) offrendo però nel complesso un allucinante e realistico ritratto del mondo della droga. Alla frontiera messicana il poliziotto Javier Rodriguez tenta di non farsi corrompere e di fare del suo meglio per arginare il traffico di stupefacenti: la sua strada s'incrocerà con l'ambiguo generale Salazar, che in apparenza è intenzionato a stroncare il cartello di Tijuana ma è mosso da interessi poco puliti. Negli Usa il giudice della Corte Suprema dello stato dell'Ohio Robert Wakefield è chiamato a Washington dal presidente e nominato responsabile unico di una task force governativa per combattere il narcotraffico: paradossalmente, nonostante la sua integrità e l'impegno messo nell'operazione, il giudice si scoprirà incapace di affrontare la dimensione familiare del problema che sta tentando di risolvere su scala nazionale, assistendo impotente alla spirale di degradazione in cui la figlia adolescente ed afflitta da tossitodipendenza sprofonda inesorabilmente un giorno dopo l'altro. Infine a San Diego Helena Ayala, moglie di un boss della droga ed ignara delle attività criminali del marito, assiste sconcertata alla cattura del consorte e, dopo il comprensibile shock, supera la rabbia iniziale e non si ferma davanti a niente per riprendersi la sua vita perfetta: prende le redini dell'impero del marito e lo fa uscire di galera commissionando ad un killer l'assassinio del supertestimone che l'ha incastrato. Tre storie per tre diverse situazioni drammatiche raccontate da Soderbergh attraverso tre differenti stili di regia: la parte messicana è girata con telecamera a mano con predominanza del colore giallo, la lotta su due fronti del giudice Wakefield è filtrata dal blu per assicurare un contrappunto cromatico alla dimensione drammatica della storia, infine la metamorfosi della moglie ingannata e reattiva vede la prevalenza del rosso e modalità da telefilm.

Nel cast, notevole in ogni ordine e grado, corre l'obbligo di segnalare le prove di uno straordinario Benicio Del Toro (candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista), di Michael Douglas, di una Zeta-Jones splendidamente in attesa, di un ottimo Dennis Quaid e di un sorprendente Tomas Milian. Protagonista dichiarata di Traffic , candidato a cinque statuette nelle principali categorie, è la droga, rappresentata, pur attraverso una triplice narrazione inevitabilmente frammentaria, come una piovra che affonda i suoi tentacoli a molteplici livelli sociali: ai piani alti di Washington, affollati da personaggi assimilabili ai mendicanti di Calcutta ma vestiti con abiti griffati, nella perfetta vita dei sani e perfetti adolescenti americani, nelle case lussuose di cittadini apparentemente rispettabili come pure nei ghetti urbani del Messico o degli Stati Uniti: un problema ed un affare allo stesso tempo. In modo coraggioso e privo d'ipocrisia Soderbergh trasmette il concetto che la droga è un problema che non si può vincere, ma solo tentare di di vincere. Questione di dettagli, in mezzo c'è Traffic.

Traffic, regia di Steven Soderbergh, con Michael Douglas, Don Cheadle, Benicio Del Toro, Dennis Quaid, Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmán, Salma Hayek; thriller; Usa/Germania; 2000; C.; dur. 2h e 27'

Voto 8+ 

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