Demasíado Corazón
Punti di fuga
In ogni caso nessun rimorso
Ribelli!
Mastruzzi indaga
Esistono i viaggiatori e i libri di viaggio, nel caso di Pino Cacucci le due cose finiscono per diventare una sola: perché il quarantacinquenne scrittore bolognese è davvero un narratore 'puro', che da sempre si divide tra la capitale felsinea ed i frequenti soggiorni in Messico, dove è solito ambientare le sue storie. Ha scritto numerose raccolte di racconti ed alcuni romanzi: basti citare Outland rock, Puerto Escondido e San Isidro Futból -
da cui Salvatores ha tratto l'omonimo film e Cappelletti Viva San Isidro -
, Forfora e altre sventure, il recente La polvere del Messico. Cacucci è uno scrittore che ama raccontare di posti visti e di facce incontrate per davvero, anche se attraverso il filtro letterario. E non fa eccezione neppure il suo ultimo romanzo, Demasíado Corazón, dal titolo dell'omonima canzone di Willy DeWille, il Leitmotiv della storia. Il protagonista si chiama Leandro, uno scalcinato video-giornalista italiano che vive a Città del Messico barcamenandosi tra un servizio e l'altro, sempre in affanno per sbarcare il lunario, con una donna del luogo scolpita nel cuore. La sua strada, complice una lettera inviatagli all'ultimo momento da un amico medico di Tijuana, s'incrocia con quella di Toribio, il fratello minore dell'amico, un impulsivo pugile di belle speranze con trascorsi da bullo di strada. Il giovane medico ha fatto un'inquietante scoperta riguardo un conglomerato edilizio di periferia, costruito purtroppo su un terreno utilizzato come discarica di materiali cancerogeni: se n'è accorto dai sintomi comuni a tutti i pazienti del posto, prima emergenti solo a livello onirico, fino alla drammatica comparsa delle malattie. La scoperta pesta i piedi alla classica multinazionale statunitense, cinica e spietata secondo copione: un colosso con troppi miliardi in ballo per rimettere a posto il dissesto ecologico causato volontariamente, senza mettere in conto le centinaia di persone da risarcire a fronte di un medico di periferia da togliere semplicemente di mezzo. Leandro e Toribio si mettono in viaggio : arrivati a Tijuana, i due restano in breve senza piste da seguire, mentre il video-giornalista ritrova un po' per caso, un po' per magia, Adelita, il suo grande amore temporaneamente accantonato. L'inattesa entrata in gioco di un inquietante gringo della multinazionale cambia le cose, dando avvio ad un thriller incalzante ed aprendo lo scenario ad una possibile soluzione. Un romanzo di denuncia basato su un fatto realmente accaduto, raccontato attraverso una scrittura fluente e sempre consona ai registri narrativi impiegati: in questa storia scorrono la rabbia, l'azione, i sentimenti, la speranza, la disillusione e la memoria -
anche mostrata in presa diretta dagli occhi e dai gesti lenti di un decrepito rivoluzionario in un luogo forse improprio come un ristorante -
. Demasíado Corazón è la storia di una battaglia persa in partenza, contro un potere occulto impossibile da vincere, a meno di provarci.Pino Cacucci, Demasíado Corazón, Milano, Feltrinelli, 1999; pp. 230
Voto
8