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X-Men - L'inizio

L’idea è di Bryan Singer, l’autore dei primi due film della saga degli X-Men, il regista invece è Matthew Vaughn, già autore di Stardust e Kick-Ass, che avrebbe dovuto girare X-Men: Conflitto finale e invece si è ritrovato a dirigere questo prequel, che ci riporta in un passato remoto in cui Charles Xavier ed Erik Lensherr – i futuri Professor X e Magneto – erano intimi amici e ben lontani dal guidare gli X-Men e la Confraternita dei Mutanti Malvagi. L’azione è ambientata nei primi anni Sessanta, nel punto di massima tensione della Guerra fredda, quando i Sovietici erano intenzionati a installare una base missilistica a Cuba e John Fitzgerald Kennedy per un paio di settimane si trovò nella scomodissima posizione di rispondere all’URSS dichiarando di fatto la terza guerra mondiale. Per impedire l’apocalisse nucleare gli Stati Uniti potranno contare sull’impegno del variegato gruppo mutante guidato da Xavier e Lensherr, che nel corso della storia diverranno nemici giurati. Il film ripropone la premiata formula della saga, basata sulla giusta alternanza tra sequenze altamente spettacolari e inserti di approfondimento psicologico dei protagonisti, che gli amanti dei fumetti si divertiranno a riconoscere: il cast, davvero interessante sul fronte degli interpreti, assortisce infatti personaggi del calibro dell’urlatore Banshee, la conturbante telepate Emma Frost, il selvaggio Bestia, la mutaforma Mistica, la scienziata Moira MacTaggert – il primo amore di Xavier, da giovane inguaribile tombeur de femmes –, il dinamico Havok (il fratello minore di Ciclope) e addirittura Sebastian Shaw dell’Hellfire Club. Insomma, X-Men: L'inizio si presenta senza dubbio come un piatto prelibato per tutti i Marvel fans e amanti di gesta supereroistiche in genere. Si può provare.

Voto 7