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X-Men - L'inizio
Trattandosi della traslazione sul grande schermo della serie portante del Marvel Universe, esistono dichiaratamente due livelli di lettura per l'ultima prova del giovane e talentuoso regista americano Bryan Singer, già autore dello stringente I soliti sospetti e di una pellicola inquietante come L'allievo. In primo luogo c'è da attendersi che accorreranno a vederlo i fans dei fumetti degli X-Men, numerosi anche in Italia: non resteranno delusi, anche se la rilettura di Singer è particolare, attualizzante, realistica e non propriamente ortodossa. Ciò significa che non bisogna aspettarsi di ritrovare nel film tutti i dettagli dei comics, anzi qualcuno storcerà la bocca a vedere formazioni mutanti mai viste prima su carta, nemmeno negli ipotetici "What if..." in voga negli anni Settanta: quel che importa è che gli X-fans ritroveranno molti dei personaggi più rappresentativi della serie, impersonati da un cast davvero all'altezza, molti particolari 'storici' (come l'avveniristico jet Blackbird o una versione impressionante del congegno trova-mutanti Cerebro) e, soprattutto, l'atmosfera di tensione che si respira nel fumetto, il clima di terrore e pregiudizio indotto dalla razza mutante nel 'normale' homo sapiens. Per quanto riguarda invece i neofiti assoluti del mondo degli X-Men, questo film sarà l'occasione per entrare dalla porta principale in una delle migliori serie supereroistiche degli ultimi quarant'anni: una saga dall'afflato fantastico, dal respiro drammatico e decisamente d'attualità, perché il timore causato dalla comparsa dei mutanti non è che l'ennesima rielaborazione del germe di tutte le potenziali guerre, ovvero la paura del diverso, l'incomprensione per l'ignoto. X-Men: The Movie prende avvio dalla campagna denigratoria di Robert Kelly, senatore degli Stati Uniti, verso il genere mutante, a suo giudizio una potenziale minaccia mortale per la razza umana: per prevenire il pericolo il politico sta cercando di far approvare una legge che imporrebbe a tutti i mutanti l'obbligo di essere schedati. Il senatore Kelly viene rapito da Magneto, al secolo Erik Lensherr, il potente signore del magnetismo, a capo della Confraternita dei mutanti, che annovera nelle sue fila il brutale Sabretooth, il repellente Toad e la mutaforma Mystica. Tenteranno di fermarlo gli X-Men formati dal professor Xavier, il telepate più potente del pianeta (ma paraplegico), direttore della Scuola per giovani dotati del Connecticut: ovvero Ciclope con i suoi raggi ottici, la telepate Jean Grey e la signora dei venti Tempesta, con l'aiuto degli ultimi arrivati del gruppo, ovvero l'artigliato e selvaggio mutante canadese Wolverine e la giovane Rogue, capace di rubare l'essenza vitale di chi entra in contatto con lei. Il plot è semplice ma ben dettagliato: il film di Bryan Singer procede a buon ritmo con un crescendo di suspense, punteggiato da effetti speciali semplicemente incredibili - curati dalla Digital Domain di James Carmeron -, particolarmente nelle scene di lotta. Nel notevole cast spiccano in particolare Patrick Stewart e l'ottimo Hugh Jackman, che daranno agli aficionados degli uomini X di trovarsi davvero davanti al Prof. X e Wolverine, oltre a Ian McKellen, bravissimo come al solito nella parte di Magneto, interprete di una straordinaria e complessa figura di criminale. Un film d'azione mutante al 100%. X-Men, regia di Bryan Singer, con Patrick Stewart, Ian McKellen, Hugh Jackman, Famke Janssen, James Marsden, Halle Berry; fantastico; Usa; 2000; C.; dur. 1h e 44'
Voto
7+