X-Men: il fumetto
X-Men: presentazione del film di Bryan Singer
X-Men: recensione del film di Bryan Singer
Il film di Bryan Singer ai raggi X
Ultimate X-Men
Un mutante chiamato Logan
Wolverine: Origini
X-Treme X-Men
X-Men 2: il sequel
Preludi a X-Men 2
X-Men: l'adattamento a fumetti
X-Men - L'inizio
Diciamo
la verità: il grande successo di X-Men: il film era dovuto particolarmente
all’incredibile somiglianza dell’attore Hugh Jackman con Wolverine, il
mutante canadese dagli affilati artigli d’adamantio dotato di sensi sovrumani e
di un sorprendente fattore rigenerante. Gran parte del merito è da imputare
anche alla capacità di Jackman, poi divenuto una star di Hollywood, di calarsi
nei panni del mutante più rappresentativo e più amato dal vastissimo pubblico
degli X-aficionados. In X-Men
2 Wolvie/Jackman si conferma eroe protagonista, mentre la new entry di
maggior spicco è il Nightcrawler interpretato da un irriconoscibile Alan Cumming. Preludi
è il necessario complemento alla lettura della versione ufficiale a fumetti del
primo sequel dedicato agli uomini-X: l’albo propone infatti due storie
autoconclusive che chiariscono (ma non troppo, ovviamente) le misteriose
origini dei due sopracitati personaggi, Wolverine e Nightcrawler, appunto, due
mutanti con più punti in comune di quanto si potrebbe immaginare pensando alle
loro (diversissime) provenienze. Preludi, come pure i due X-film di Bryan Singer, è filologicamente
corretto verso l’universo mutante di riferimento, ma presenta non poche libertà
d’adattamento. Nella storia dedicata al buon Wolvie, sceneggiata da Brian K.
Vaughan e disegnata da Tom Mandrake, conosceremo il teorico punto d’origine di
Wolverine, che del proprio passato ricorda solo di chiamarsi Logan, di
provenire dal Canada e di essere stato sottoposto ad un trattamento
sperimentale che ha fuso una lega di indistruttibile adamantio alle sue ossa,
artigli compresi. Si tratterà di una ricerca condotta a due (previo scontro)
con il bestiale Sabretooth, pure affetto dalla stessa amnesia di Logan. Per
quanto concerne la storia dedicata a Nightcrawler, orchestrata da Chuck Austen
in cabina di sceneggiatura e realizzata graficamente da Karl Kerschl, va detto
che ricalca in gran parte le origini fumettistiche dell’elfo tedesco dalla
pelle blu: il religiosissimo Kurt Wagner (questo il suo nome) è cresciuto nel
circo di Margali, la sua madre adottiva, finendo per innamorarsi della di lei
figlia Amanda. Inventata di sana pianta invece la cattura di Nightcrawler da
parte di un ente governativo segreto – lo stesso, sembra, implicato nei fatti
di Wolverine – che
tenterà di trasformare l’agilissimo mutante teleporta (previo lavaggio del
cervello) in un inafferabile macchina per uccidere.
MARVEL MEGA N° 26, X-Men 2: il film - Preludi, bimestrale, pp. 100 [Marvel Italia]
Voto
7-