La prima volta che è apparso Super
Spy è il 2008 e da allora il nome di Matt Kindt si è imposto sullo scenario internazionale del fumetto. Autore affascinato dal materiale narrativo del passato, soprattutto spionistico, Kindt dimostra di saper conoscere a memoria le strategie narrative del genere e le
modernizza con sapiente abilità. Trentasette brevi racconti a incastro ambientati
negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, incentrati sulla vita delle spie dei governi francese, tedesco e spagnolo. La lettura si può intraprendere seguendo l’ordine in cui sono presentati, per comprendere la drammaturgia pensata dall’autore; oppure è offerta al lettore la libertà di rimontare le vicende narrate seguendo un ordine cronologico corretto, grazie ad una numerazione per capitoli studiata appositamente. Questa possibilità da al
lettore una possibilità di interagire con la storia e costruirsi un suo percorso privilegiato. Kindt, ci offre una grande narrazione di genere,
dall’impianto moderno, esibendo un talento grafico non comune, con le tavole in bicromia, e la predilezione di tonalità vicino al grigio e marrone. Un tratto stilizzato al cartoon nel costruire i personaggi, che hanno linee morbide ma al contempo taglienti a seconda delle situazioni in cui si trovano, sempre vicini
ad un’atmosfera noir ben presente. Kindt dimostra di essere autore totale, che oltre a essere narratore, è designer del libro, perché oltre a essere un opera cartacea diventi uno strumento d’arte coinvolgente: pagine ingiallite, una copertina che in controluce rivela in trasparenza i personaggi in forma scheletrica, ne danno un tocco magico che non si dimentica.
Voto
8 ½
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