X-Men: il fumetto
X-Men: presentazione del film di Bryan Singer
X-Men: recensione del film di Bryan Singer
Il film di Bryan Singer ai raggi X
Ultimate X-Men
Un mutante chiamato Logan
Wolverine: Origini
X-Treme X-Men
X-Men 2: il sequel
Preludi a X-Men 2
X-Men: l'adattamento a fumetti
X-Men - L'inizio
Il
suo nome di battaglia è Wolverine, gli
amici lo conoscono semplicemente come Logan. Segni particolari: mutante, dotato
di artigli retrattili ossei agli avanbracci e di un incredibile fattore rigenerante
che gli consente di superare qualunque malattia o ferita, e di invecchiare
molto lentamente. E’ un professionista, il migliore in quello che fa. Il suo
passato è oltremodo nebuloso: prima di entrare nelle file degli X-men è stato
sottoposto forzatamente al progetto Arma X,
in cui ha subito un radicale lavaggio del cervello ed il suo scheletro (artigli compresi) è stato
ricoperto di indistruttibile adamantio. La prima apparizione del personaggio è
datata 1974: Wolvie
nasce dalla fantasia di Len Wein, Herb Trimpe e John Romita Senior, creato come
estemporaneo avversario dell’incredibile Hulk e già caratterizzato dal classico
costume giallo con bordature nere e blu. Charles Xavier lo reclutò per entrare
negli X-Men targati
Chris Claremont nell’anno di grazia fumettistica 1975 e da allora, nonostante
il carattere secco e scontroso, Wolverine è diventato uno dei pilastri del
gruppo, anche a livello di gradimento del pubblico, tanto da conquistarsi una
serie personale. Ma la particolarità principale di Wolverine è indubbiamente
riposta nel suo enigmatico passato: nel mondo dei comics i misteri non
durano mai a lungo, mentre la verità sull’infanzia del mutante chiamato Logan
non è mai stata chiarita in quasi tre decadi di vita (fumettistica) del
personaggio. Nel corso degli anni sono emersi vari dettagli: si sa, ad esempio,
che Logan
era attivo già nella seconda guerra mondiale, che ha fatto parte di un
supergruppo composto anche da Sabretooth e Volpe d’Argento, che dopo essere
stato sottoposto al progetto Arma X è diventato un superagente canadese, che ha
una conoscenza perfetta del giapponese (e infatti ha poi sposato Lady Mariko
del clan Yashida). In tale contesto Wolverine: Origini è una miniserie
in tre numeri dalla quale i molti fans di Wolverine non potranno
prescindere: lo sceneggiatore Paul Jenkins, supportato a livello grafico dal
grande Andy Kubert, ci porterà nei meandri dell’infanzia perduta del mutante
artigliato più famoso del mondo, recentemente impersonato (con grande
efficacia) sul grande schermo dall’attore Hugh Jackman. Il gioco è
condotto da Jenkins in modo spiazzante ed imprevedibile. Non ci sono supereroi
in costume né i classici sfondi metropolitani nei primi due capitoli: i lettori
si ritroveranno catapultati in una realtà rurale – magnificamente resa dalla
colorazione digitale di Richard Isanove –, per l’esattezza nell’avita ed
isolata villa Howlett, una famiglia di notabili dell’Ottocento. Ottima anche la
prospettiva scelta da Jenkins per introdurci in questo scenario inedito:
cominciamo a conoscere gli attori delle origini di Wolverine
dagli occhi di Rose, orfana di tredici anni chiamata alleviare la solitudine del
signorino James, malaticcio, malinconico e sensibile rampollo di casa Howlett.
Gli altri protagonisti sono il vecchio Howlett, spietato affarista, suo figlio
John Howlett (il padre di James), padrone giusto e cordiale della tenuta, la
ritirata moglie di John, Elisabeth, lo scontroso Thomas Logan, scapestrato
guardiano della villa (molto somigliante ad un mutante canadese di nostra conoscenza), avvezzo a bere
ed a picchiare il figlio, noto semplicemente come Dog. Tra Rose, James e Dog,
gli unici ragazzi della zona, nascerà un’amicizia destinata ad infrangersi tra
conflitti di cuore e contrasti di classe. Insomma, un’ambientazione romanzesca
quasi sulla falsa riga di Cime tempestose: la sorprendente rivelazione
‘anagrafica’, neanche a dirlo, arriverà solo alle ultime due pagine del secondo
capitolo. Un albo epocale.
MARVEL MINISERIE N. 42, Wolverine: Origini (parte I di III), mensile, pp. 52 [Marvel Italia]
Voto
8