Dovendo indovinare il nome del regista di The anniversary party senza sapere chi l’ha diretto, probabilmente verrebbe spontaneo pensare a Robert Altman, soprattutto per la freschezza e l’agile coralità della prima parte del film, che nella seconda sterza in modo progressivo verso il registro melodrammatico. Si tratta invece dell’esordio dietro la macchina da presa di una coppia di brillanti attori, ovvero Alan Cumming e Jennifer Jason Leigh, che per Altman ha lavorato e sembra averne metabolizzato la lezione. La storia alla base di The anniversary party è appunto quella di una festa di anniversario (il sesto, per la precisione) di due esponenti del jet set hollywoodiano: Sally e Joe, una giovane attrice che sta muovendo i primi passi incerti sul viale del tramonto e uno scrittore inglese trapiantato in California, in procinto di debuttare come regista della traslazione sul grande schermo del suo ultimo romanzo. La coppia si è rimessa insieme dopo un anno di separazione, sta pensando ad un figlio, e una festa con amici, colleghi e gli insopportabili vicini pare il passo obbligato per ricominciare di slancio la loro relazione. Chiaramente non si tratterà soltanto di una tranquilla festa di attori, registi e sceneggiatori: tra calici di champagne, pasticche di ecstasy, bagni notturni in piscina e confessioni in serie, lentamente lo schermo di perfetta e sincera amicizia che pare aleggiare sui convitati andrà sfaldandosi, rivelando rancori sedimentati, verità scomode, rapporti sommersi, tragedie nascoste. Ed è così che la verve satirica con la quale The anniversary party si apre e procede per gran parte del plot, verso la fine si trasforma in un gioco al massacro che non risparmia quasi nessuno. E come potrebbe andare diversamente nel dorato mondo dello showbiz? Il film di Cumming & Jason Leigh riesce comunque a funzionare nonostante l’effettiva mancanza di una storia portante., grazie ai dettagli soprattutto, come i contenziosi vicini che si confermano pesci fuor d’acqua per tutta la sera, l’omaggio con sosia al Peter Sellers di Hollywood Party e una Paltrow briosamente autoparodica, scelta come protagonista da Joe a scapito della moglie, che la osteggia da lontano. Interessante anche la confezione visiva della pellicola: The anniversary party è stato infatti girato con telecamera digitale, creando un effetto (voluto) da cinema indipendente – ovvero non patinato, per quanto nemmeno traballante come il “Dogma” –: l’ideale involucro per una satira corrosiva ma non troppo della Hollywood ‘ufficiale’ (compresa la succosa sequenza dalla prospettiva dell’amato cane di casa). I due neo-registi peraltro hanno dovuto condensare le riprese in soli diciannove giorni per impedire che non si sovrapponessero gli impegni degli attori di spicco reclutati per l’occasione: i premi Oscar Kevin Kline e Gwyneth Paltrow, l’attrice di culto Parker Posey, le ritrovate Jennifer Beals e Phoebe Cates. A Cannes 2001 il film di Alan Cumming e Jennifer Jason Leigh ha preso parte alla sezione “Un certain regard”.

Voto 7½