Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare
Regia di Rob Marshall
Cast: Johnny Depp, Ian McShane, Penelope Cruz, Stephen Graham, Geoffrey Rush, Gemma Ward, Richard Griffiths, Judi Dench, Keith Richards, Óscar Jaenada, Sam Claflin, Greg Ellis; azione/avv./fant.; U.S.A.; 2011; C.
Capitan Jack Sparrow naviga ancora!
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Chicago
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Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare
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L’idea
di una trilogia sembrava perfetta per la saga dei pirati caraibici di Gore Verbinski ma alla Disney
devono aver pensato che valesse la pena di spremere ancora un po’ questa gallina dalle
uova d’oro, e così ecco la tetralogia (per
ora, almeno): via i vecchi personaggi ormai sfruttati a dovere (quelli di Orlando Bloom e Keira
Knightley), aggiungiamo un nuovo cattivo
(Barbanera) e una nuova eroina, magari ispanica (Penelope Cruz), e cambiamo timoniere in regia con il redivivo Rob
Marshall. È Pirati dei Caraibi:
Oltre i Confini del Mare, in cui il palcoscenico è largamente affidato alle
capaci spalle attoriali di Johnny
Depp, per l’ennesima volta nei panni del capitan
Jack Sparrow, che ormai per lui è una seconda pelle,
con le sue mossettine e le sue battute salaci – comprende? –. La storia prende avvio mostrandoci il buon Jack che è risalito alla malfamata taverna dove
qualcuno sta arruolando marinai per una pericolosa spedizione usurpando il suo ‘buon’
nome: trattasi della bella Angelica, che il nostro circuì, corruppe ed abbandonò
in gioventù, abbandonandola un minuto dopo aver realizzato che sentiva qualcosa
per lei. Nella confusione che segue al ritrovamento di Angelica
sotto mentite spoglie, il protagonista perde i sensi e si ritrova cooptato
nella (rischiosissima) spedizione alla ricerca della fonte dell’eterna
giovinezza: purtroppo il capitano della nave di Angelica
è il terribile pirata Barbanera, che sembra essere il padre della ragazza. Ma
c’è anche un’altra nave sulle tracce del veliero di Jack, e la guida capitan Barbossa su incarico di sua maestà britannica, che ha un
conto in sospeso da regolare con Barbanera,
che gli ha sottratto la sua amata Perla Nera (oltre a
una gamba). Pirati dei Caraibi 4 prosegue secondo
copione in un’alternanza di mirabolanti avventure: ammutinamenti, zombie,
letali sirene, atti di coraggio, inganni in serie, colpi di scena a
ripetizione, e il sogno dell’eterna giovinezza che aleggia in sottofondo. Il
tutto innaffiato con la solita puntina di esotismo e
perfino un pizzico di esoterismo, ma purtroppo non
basta a salvare la storia da una sensazione di crescente disagio per la
banalità delle situazioni narrative, per le stantie battute dei soliti
personaggi, per la ridondanza della trama, dalla durata francamente eccessiva.
Non c’è mai una vera sorpresa che riscatti il tutto, compreso il fatto che il
finale prefiguri possibili sviluppi futuri concepiti ad arte per sfruttare
ancor più la premiata saga. Il dilemma è se il gentil pubblico desisterà da questo episodio o non riuscirà a privarsene soltanto per
pentirsene un attimo dopo i titoli di coda (più probabile la seconda ipotesi).
Tutto qui, verrebbe da chiedersi? Confidiamo in una quinta parte che riscatti
anche questa, certi che la Disney
con disarmante puntualità ce la offrirà su un piatto d’argento…
Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare - Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, regia di Rob Marshall, con Johnny Depp, Ian McShane, Penelope Cruz, Stephen Graham, Geoffrey Rush, Gemma Ward, Richard Griffiths, Judi Dench, Keith Richards, Óscar Jaenada, Sam Claflin, Greg Ellis; azione/avv./fant.; U.S.A.; 2011; C.; dur. 141'
Voto
7=
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