Alice in Wonderland
Regia di Tim Burton
Cast: Mia Wasikowska, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Crispin Glover, Anne Hathaway, Stephen Fry, Christopher Lee; fantastico; U.S.A.; 2010; c.
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Alice in Wonderland
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Dopo la classica traslazione
animata del 1951 che la Disney realizzò dei due romanzi per
ragazzi di Lewis Carroll –
rispettivamente Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio – era lecito attendersi
che il talentuoso Tim
Burton ce ne offrisse una rilettura originale e
gotica, magari con l’aggiunta di un pizzico di magia in 3D. La storia prende avvio mostrandoci
Alice ormai adulta, in piena epoca vittoriana, che prende parte controvoglia
alla festa che segna il debutto in società di un melenso giovane lord, che
nell’occasione le chiede di sposarlo: per tutta risposta la ragazza prende
tempo e fugge via, inseguendo un coniglio che entra in un buco alle radici di
un albero. Alice si sporge e precipita a capofitto nella cavità, ritrovandosi
in quel paese che visitava spesso nel suo più ricorrente sogno infantile:
sostanzialmente da qui in avanti ritroveremo tutta la galleria dei personaggi
dei libri di Lewis Carroll, dal Bianconiglio al Brucaliffo, dai fratelli Pinco Panco e Panco Pinco
alla Regina Rossa, dal Cappellaio
Matto alla Regina Bianca passando per il mitico Stregatto.
All’appello non manca proprio nessuno e tutti sembrano aspettare a gloria la
giovane Alice, spesso troppo grande o troppo piccola per la bisogna, per
quanto, almeno stando all’Oraculum, pare proprio che debba essere lei la paladina destinata ad uccidere il
terribile Ciciarampa nel giorno gioiglorioso,
liberando così Sottomondo dal giogo della terribile Regina Rossa. Il problema è
che Alice non si riconosce affatto in questo destino
già scritto da eroina fantasy,
anche se nel corso delle molteplici avventure sul suo cammino avrà modo di
adeguarsi a questa idea per fare la cosa giusta e restituire lo scettro di
Sottomondo alla Regina
Bianca – la sorella (meno instabile) della Regina Rossa –.
L’accompagneranno in questo viaggio di scoperta interiore un malinconico ma
agguerrito Cappellaio Matto e lo sfuggente Stregatto.
Che dire? La nuova rivisitazione della Disney risulta indubbiamente più
rettilinea rispetto alla versione animata, a confronto con la quale perde
indubbiamente in originalità e freschezza: laddove la piccola Alice si perdeva
senza rendersene conto finendo per ritrovarsi, in Alice
in Wonderland assistiamo ad un consapevole itinerario alla ricerca di
se stessa, con conseguente assunzione di responsabilità. Gli effetti
tridimensionali amplificano lo spettacolo senza costituirne parte integrante e
anche il notevole cast non sembra particolarmente in
vena, con l’eccezione della psicotica Regina Rossa di Helena
Bonham Carter.La nota
lieta è offerta dal complesso universo fantastico rielaborato per l’occasione da
Tim
Burton (soprattutto nella parte iniziale), a
tratti però così ombroso e violento da consigliare la presenza degli adulti al
fianco dei minori più impressionabili – e comunque assai
distante dalla magica naturalezza di lavori più ispirati come Big Fish,
tanto per citarne uno –. Insomma, l’ultima strenna burtoniana non è priva di punti deboli, per quanto risulterà arduo per molti resistere al suo richiamo…
Alice in Wonderland, regia di Tim Burton, con Mia Wasikowska, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Crispin Glover, Anne Hathaway, Stephen Fry, Christopher Lee; fantastico; U.S.A.; 2010; c.; dur. 110’
Voto
7
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