Il pianeta delle scimmie
Il mistero di Sleepy Hollow
Big Fish - Le storie di una vita incredibile
La fabbrica di cioccolato
Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street
Alice in Wonderland
Dark Shadows

Siamo nel 1799 e Ichabod Crane è un poliziotto di New York, e talmente pignolo che i suoi superiori, per dargli una lezione, lo inviano a risolvere un caso misterioso in una nebbiosa vallata lungo l'Hudson, a Sleepy Hollow, per la precisione. Arrivato nel borgo sperduto Ichabod apprende l'inquietante modalità degli omicidi: tutte le vittime sono morte per decapitazione, e le teste sembrano scomparse nel nulla. Gli abitanti sanno bene che l'autore è il tenebroso cavaliere senza testa: un sanguinario mercenario assiano morto nella zona vent'anni prima e tornato per sete di vendetta, o chissà per quale motivo. Ma Ichabod Crane è un rigido (e ragionevole) materialista disposto a tutto pur di svelare il mistero, anche a risalire ai motivi che dettano la condotta del fantasma decapitatore - provandone di rimbalzo l'esistenza -. Nel frattempo dietro le quinte, il poliziotto newyorchese dovrà capitolare davanti al 'magico' fascino di Katrina Van Tassel, figlia del più ricco possidente di Sleepy Hollow, colui che ha chiesto il suo intervento e l'ha ospitato nella propria casa. Se il cinema è sogno e magia, pochi film ai giorni nostri lo esemplificano più delle pellicole del grande Tim Burton: come Il mistero di Sleepy Hollow, appunto, dove si ha sin dai titoli di testa la sensazione di perdersi nella nebbia di un autunno senza tempo, in campi sorvegliati da spaventapasseri con teste di zucca, ed in lande desolate dove cupi destrieri sono guidati da cavalieri senza testa. Questo per l'ambientazione, per la storia Burton si è ispirato a La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving (), a sua volta autore in posa dissimulatrice verso il patrimonio folkloristico americano: Burton è partito dal racconto originale di Irving per poi correggerlo (ma con gusto e molto tatto) in un mystery tale orrorifico, con abili innesti onirici a colorare il passato (nel testo scritto inesistente) del protagonista, divenuto nel film una sorta di Sherlock Holmes pauroso, pasticcione e perfino superstizioso, mentre nella fonte letteraria era un più innocuo maestro di scuola. Con questa deliziosa favola a vivide tinte horror si ricostruisce anche l'accoppiata vincente attore-regista di Edward mani di forbice e di Ed Wood: sia Burton che Depp mantengono felicemente le attese, confermandosi nelle rispettive categorie i nomi più interessanti della loro generazione. Succosi cameos da vittima per Martin Landau (già capitano Koenig di "Spazio 1999" e Bela Lugosi da Oscar in Ed Wood) e da giudice per Christopher Lee. Vivamente consigliato.

Voto 8