Orgoglio e pregiudizio
Regia di Joe Wright
Cast: Keira Knightley, Matthew MacFadyen, Brenda Blethyn, Donald Sutherland, Tom Hollander, Rosamund Pike, Jena Malone, Judi Dench; drammatico; Gran Bretagna; 2005; C.
Dall'omonimo romanzo di Jane Austen
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Orgoglio e pregiudizio
Il solista
Dall’omonimo romanzo di Jane Austen l’esordiente Joe
Wright ha tratto una versione tarata ad arte per il grande schermo: un cast
britannico di giovani attori in ascesa con un paio di vecchie glorie come Judi
Dench e Donald Sutherland, una regia didascalica ma pronta ad accendersi per
evidenziare le accelerazioni dialogiche della fonte letteraria, senza
rinunciare ad occasionali incursioni nelle immancabili attrattive
paesaggistiche della campagna inglese. Insomma, Orgoglio e pregiudizio
offre diletto per gli occhi e per le orecchie, intriga con il naturale afflato
sentimentale che scorre per le pagine di un romanzo che, pur semplificato con
gusto in questa versione su celluloide, dal 1813 assicura un significativo
piacere letterario a femministe ante
litteram e romantici di ieri e di oggi. La storia, si sa, prende avvio a
Longbourn a fine Settecento mostrandoci la famiglia Bennett, pura nobiltà
agreste decaduta, con le ansie della Signora Bennett per le cinque belle figlie
da maritare con matrimoni il più possibile vantaggiosi, a prescindere dai
sentimenti che li innescheranno, perché la ragione impone alle fanciulle prive
di una ragguardevole dote di trovare prima possibile un marito capace di
assicurare loro un tetto sopra la testa e protezione durevole, senza
preoccuparsi troppo dell’aspetto fisico o del carattere dell’uomo che avranno
accanto tutta la vita. Ma una delle cinque figlie, Lizzy
Bennett, costituisce invece l’eccezione che conferma la regola: avvenente,
arguta e senza peli sulla lingua, l’orgogliosa ragazza conosce ad un ballo
Darcy, nobile, ricchissimo e dominato da preconcetti sociali. Per l’orgoglio
della prima ed i pregiudizi del secondo tra i due s’instaura immediatamente
un’aura di garbato contrasto: contro ogni logica, Darcy finisce per innamorarsi
della donzella, fieramente riottosa a concedere la sua mano, dato che proprio
lui ha contributo a precludere alla fiorente sorella maggiore l’ottimo
matrimonio con il signor Bingley, suo amico. Ma, dopo un dirompente diverbio,
l’ombroso protagonista saprà mettere da parte il suo insopportabile snobismo
lavorando nell’ombra per mettere riparo ai rovesci d’immagine che vanno abbattendosi
sulla famiglia dell’amata: e il risultato finale non potrà che essere un finale
profluvio di fiori d’arancio. Complessivamente Orgoglio e pregiudizio
si fa guardare con sommo diletto, trasportandoci in un festoso passato di
balli in costume d’epoca, camerieri in livrei, uniformi d’alto rango,
incantevoli passeggiate in livrea, appassionate dichiarazioni sotto la pioggia
e con monumenti antichi sullo sfondo. Nel cast corre l’obbligo di segnalare la
prova effervescente di Keira
Knightley, già dinamica protagonista de La
maledizione della prima luna, come pure le performances di
Donald Sutherland e di Brenda
Blethyn nei panni degli irresistibili signori Bennett, ed infine di una
Judi Dench tagliente come non mai. Da vedere.
Orgoglio e pregiudizio - Pride and prejudice, regia di Joe Wright, con Keira Knightley, Matthew MacFadyen, Brenda Blethyn, Donald Sutherland, Tom Hollander, Rosamund Pike, Jena Malone, Judi Dench; drammatico; Gran Bretagna; 2005; C.; dur. 2h e 7’
Voto
7/8
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