Non è un paese per vecchi
Regia di Ethan e Joel Coen
Cast: Javier Bardem, Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Woody Harrelson, Josh Blaylock, Rodger Boyce, Garret Dillahunt, Beth Grant, Josh Meyer, Kelly Macdonald, Barry Corbin; thriller; U.S.A.; 2007; C.
Dall'omonimo romanzo di Cormac McCarthy
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L’ultimo
film dei fratelli Coen
è la traslazione sul grande schermo dell’omonimo romanzo di Cormac
McCarthy, che nel corso della sua lunga carriera si è meritato
l’appellativo di Shakespeare dell’Ovest (oltre che un Pulitzer). La
storia al centro di Non è un paese
per vecchi prende avvio nel 1980, in tempi oscuri in cui il progresso aveva sostituito ai ladri di cavalli tipologie di criminali
ben più temibili, come i corrieri di droga, che avevano fatto delle
piccole cittadine del West
dei bei tempi andati delle zone franche ove perpetrare ad libitum i loro tristi traffici. In tale contesto
capita che, durante una battuta di caccia, Llewelyn Moss approdi casualmente
sulla scena di una strage che sembra a tutti gli effetti l’esito di uno
scambio di droga finito male: alcune vetture crivellate di proiettili, cadaveri
sparsi ovunque (perfino di un cane), una partita di droga su un camioncino, due
milioni di dollari dentro una valigetta. Non ci sono testimoni, tranne un
moribondo assetato cui resta ancora poco da soffrire: Moss intravede la sua grande occasione, prende i soldi, se ne va senza che nessuno
si sia accorto del suo arrivo ma, nel bel mezzo della notte, si ricorda di non
aver dato acqua a quell’unico sopravvissuto. Pur
sapendo che si tratta di un criminale con le ore contate e che se ne
pentirà sicuramente, decide di tornare sui propri passi. Quel che lo
spettatore si aspetta, puntualmente si verifica: Moss
è costretto a scappare a gambe levate, sopravvive a stento e si appresta
a lasciare la sua vecchia vita, fa i bagagli, carica la moglie su un pullman
diretto alla casa materna e prende un’altra direzione. Sulle tracce di
Moss ben presto si mette una gang di criminali
messicani e un killer
psicopatico che talvolta affida la sorte delle proprie vittime al lancio di
una monetina. Nel frattempo anche il vecchio e disincantato
sceriffo locale, Bell,
ha iniziato ad indagare sul caso proponendosi più che altro di salvare
Moss, che si è insinuato in un ingranaggio che inevitabilmente
finirà per stritolarlo. Un impeccabile thriller che procede a gran ritmo lungo i binari delle tre
sottotrame esistenziali che s’intersecano o non s’incontrano nel
momento giusto: gli autori di Fargo e
Ladykillers,
fedelissimi peraltro alla fonte letteraria, raccontano con sguardo disilluso la
deriva morale dei nostri tempi con una storia di ordinaria
ferocia e di arbitrario cinismo. Quando si vive in un presente in cui latitano
le buone maniere e la violenza reale supera ogni
più fantasiosa forma di brutalità, forse lottare per una giusta
causa non ha più senso. Nonostante le numerose sequenze trasudanti
violenza arbitraria e casuale (in perfetto accordo con il romanzo di McCarthy),
Non
è un paese per vecchi è letteralmente una gioia per gli
occhi di ogni cinefilo che si rispetti: non
c’è un’inquadratura fuori contesto e la fotografia trasmette
un angoscioso senso di desolazione. L’ultima fatica dei
fratelli Coen dietro
la macchina da presa come da copione si è rivelata l’indiscussa
protagonista dell’ottantesima edizione degli Academy Awards: miglior
film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale, miglior attore non
protagonista. Imperdibile.
Non è un paese per vecchi - No country for old men, regia di Ethan e Joel Coen, con Javier Bardem, Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Woody Harrelson, Josh Blaylock, Rodger Boyce, Garret Dillahunt, Beth Grant, Josh Meyer, Kelly Macdonald, Barry Corbin; thriller; U.S.A.; 2007; C.; dur. 2h e 2’
Voto
8+
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