David di Donatello 2002
Il mestiere delle armi
Santa Maradona
Luce dei miei occhi
Brucio nel vento
L'uomo che non c'era
Dazeroadieci
David di Donatello 2001
L’edizione
2002 del premio David di Donatello,
andata in scena ieri in prima serata su RaiUno dagli studi di Cinecittà, ha
sancito il trionfo di Ermanno
Olmi, che ha trasformato le nove nominations per >Il mestiere
delle armi in altrettante statuette. Sicuramente nel caso del grande
regista bergamasco il tempo è stato galantuomo, in particolare dopo la tiepida
accoglienza ricevuta a Cannes 2001 e la battaglia sul filo di lana con La
stanza del figlio di Nanni
Moretti per rappresentare l’Italia agli ultimi Academy Awards. Il film di
Olmi ha fatto en plein a scapito degli altri concorrenti plurinominati,
ovvero Brucio nel
vento di Silvio
Soldini e Luce
dei miei occhi di Giuseppe Piccioni,
che ha ricevuto soltanto un David
minore (miglior fonico per la presa diretta). Per Il mestiere delle armi
è stato un trionfo assoluto: miglior film, regia, sceneggiatura, produzione,
fotografia, colonna sonora (concorreva anche con Dazeroadieci
di Ligabue), scenografia, montaggio e costumi. Ermanno Olmi, commosso, ha
dedicato il suo film agli spettatori italiani. Molte le sorprese per quanto
riguarda gli altri premi: Marco Ponti è stato giudicato miglior regista
esordiente per Santa
Maradona, Giancarlo Giannini e Marina Confalone migliori attori
protagonisti rispettivamente per Ti voglio bene Eugenio e Incantesimo
napoletano, Libero De Rienzo e Stefania Sandrelli migliori attori non
protagonisti per Santa Maradona e Figli, L’uomo che non c’era dei
fratelli Coen miglior film straniero. Il premio David Scuola è andato a Vajont
di Renzo Martinelli, quello per il miglior cortometraggio a Non dire Gatto
di Giorgio Tirabassi, mentre sono stati consegnati David alla carriera a Liza Minelli, Franco
Zeffirelli e Carlo Rambaldi, il creatore di ET. Tra gli ospiti della
serata, condotta da Milly Carlucci, erano presenti molti protagonisti del
cinema italiano, ma il clou è stata la fulminante partecipazione di Roberto Benigni, temporaneamente
strappato alle riprese di Pinocchio, che si è dimostrato dirompente e
lirico secondo copione.
Voto
6