Giulia non esce la sera
La vita che vorrei
Luce dei miei occhi
Fuori dal mondo
Il protagonista di Luce dei miei occhi si chiama Antonio, è un autista puntuale, responsabile, sa quando stare zitto con i clienti, che nella sua vettura si comportano come in un confessionale: parlano di sé e decidono la meta, sulla quale il giovane non influisce, chiuso come è nel suo mondo di appassionato di romanzi fantascientifici, intento a pensare le storie del suo alter ego Morgan, un terrestre in missione su un mondo alieno che è uguale alla Terra. La prossima 'missione' di Morgan-Antonio rischia di far saltare l'impenetrabile barriera che si è costruito intorno per isolarsi dal suo prossimo: incontra infatti Maria, una ragazza-madre che cerca di provvedere alla figlia Lisa e lavora in un negozio di surgelati. Antonio cerca di aiutarla, poi scopre che le difficoltà economiche della giovane donna dipendono da un prestito contratto con un malavitoso locale (interpretato da Silvio Orlando in un riuscito cameo) ed accetta di lavorare col criminale per alleggerire le onerose scadenze di Maria, che non sa niente di questo atto di generosità, continua a perdersi in relazioni amorose senza futuro e non nasconde una certa insofferenza per il nuovo spasimante..Per certi versi Piccioni in Luce dei miei occhi racconta una vicenda analoga, nella sua diversità, a quella di Fuori dal mondo, da una prospettiva altrettanto straniante: due esistenze, una costantemente in viaggio senza meta, l'altra intenta a raggiungere una meta, ma confusa e disorganizzata sul percorso da tenere per arrivarci. Nella spersonalizzante e solitaria società dei nostri giorni, magistralmente ricostruita attraverso una fotografia leggermente oscura, l'incontro di tali personaggi potrebbe preludere ad uno sbocco nelle rispettive vite: Luce dei miei occhi è un grande film perché fa percepire la naturale difficoltà di una relazione umana che incomprensibilmente tarda a decollare nonostante semplificherebbe di fatto la vita dei protagonisti. Perché la vita di tutti i giorni, si sa, è dotata di incomprensibili lacune esistenziali: averle catturate su celluloide in modalità intense ma delicate, aver saputo ricostruire finemente la psicologia di personaggi obiettivamente 'difficili' e la problematica quotidianità di questa storia è un'impresa di cui Giuseppe Piccioni può andar fiero. Semplicemene favolose le prove attoriali di Luigi Lo Cascio e Sandra Ceccarelli, entrambi premiati a Venezia 2001 con la Coppa Volpi.
Luce dei miei occhi, regia di Giuseppe Piccioni, con Luigi Lo Cascio, Sandra Ceccarelli, Silvio Orlando, Barbara Valente; drammatico; Italia; 2001; C.; dur. 1h e 52'
Voto
7˝