David di Donatello 2001
L'ultimo bacio
La stanza del figlio
I cento passi
Concorrenza sleale
Malèna
Almost Blue
Dopo il trionfo di Pane e tulipani di Silvio Soldini nella scorsa stagione, i David di Donatello edizione 2001, gli Oscar del cinema italiano, si uniformano all'atteggiamento 'equilibrista' emerso alla notte degli Academy Awards 2001, che a livello critico ha finito per accontentare un po' tutti, attribuendo una vittoria ai punti a Il Gladiatore su Traffic e La tigre e il dragone. Mutatis mutandis le cose sono andate più o meno nella stessa maniera anche nella serata dei premi David 2001, che hanno equamente premiato i tre grandi protagonisti della stagione in corso: La stanza del figlio di Nanni Moretti (dodici nominations), L'ultimo bacio di Gabriele Muccino e I cento passi di Marco Tullio Giordana (entrambi dieci nominations). Nel dettaglio la pellicola più toccante nella carriera di Moretti ha ricevuto tre statuette, due tra le più prestigiose in assoluto: La stanza del figlio è stato premiato come miglior film, prodotto da Barbagallo e Moretti per la Sacher Film, Laura Morante come miglior attrice protagonista e Nicola Piovani come miglior musicista. E' andata benissimo anche a L'ultimo bacio, fenomeno italiano stagionale in termini d'incassi (oltre 20 miliardi e non è ancora finita), che si è aggiudicato ben cinque David: miglior regia a Gabriele Muccino, miglior attrice non protagonista a Stefania Sandrelli, miglior produttore a Domenico Procacci, più due statuette 'tecniche'(Claudio Di Mauro, miglior montatore, e Gaetano Carito, miglior fonico in presa diretta). Il David a Muccino è la conferma ufficiale (anche a livello critico) del limpido talento del giovane regista romano. Cinque statuette anche all'intensità de I cento passi: miglior sceneggiatura al terzetto d'autori Fava-Zappelli-Giordana, miglior attore protagonista a Luigi Lo Cascio, miglior attore non protagonista a Tony Sperandeo, miglior costumista a Elisabetta Montaldo. Un verdetto equilibristico nel complesso ma tutto sommato rispettoso del gradimento dimostrato dal pubblico in sala. Nella serata dei David 2001 sono stati premiati anche Lajos Koltai come miglior direttore della fotografia per Malèna, Luciano Ricceri come miglior scenografo per Concorrenza sleale, Il gusto degli altri di Agnes Jaoui come miglior pellicola straniera ed infine Alex Infascelli come miglior regista esordiente per Almost blue. La miglior battuta, secondo copione sullo stato di salute del cinema nazionale, è del piccolo bravo presentatore Piero Chiambretti: "Il cinema italiano non è in mutande, è in accappatoio".
Voto
7