Shi
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Aphrodite IX
Introducing... Aphrodite IX
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La clinica dell'amore
Le sue origini le avevamo intraviste di sfuggita nel numero cinque di "Witchblade Magazine", ma già si intuiva qualcosa di intrigante nella creazione dell'ultima bad girl targata Top Cow: la meravigliosa Aphrodite IX, una bellissima Venere col numero nove marchiato in cifre romane sulla spalla sinistra , una splendida ragazza androide dai capelli verdi, assemblata in un futuribile laboratorio, anziché emersa dalla spuma del mare come la sua divina omonima. Come l'X-Man Wolverine la nuova eroina è stata creata per essere una micidiale arma vivente: intelligente, adattabile, forte, dalle mille risorse e senza scrupolo alcuno né fantasmi nel cassetto. Anche perché è stata programmata affinché la sua memoria faccia reset ogni volta che ha portato a termine una missione (omicida, chiaramente). I creatori della nuova serie, David Wohl e Dave Finch, hanno architettato un avvio dirompente ed in medias res per la prima storia di Aphrodite IX: l'affascinante androide verdechiomata la vediamo precipitare direttamente da un palazzo, la osserviamo mentre incassa senza sforzo eccessivo qualche scarica d'arma da fuoco sparata a bruciapelo e quindi sbarazzarsi senza apparenti problemi di un gruppo di uomini in divisa ipertecnologica. Prima dell'oblio vediamo uno sconosciuto prelevarla dal campo di battaglia e quindi addormentarla: al suo risveglio la ragazza sintetica apprenderà qualche particolare sul suo passato da una registrazione effettuata da lei stessa che le spiega la sua natura 'inumana', i suoi talenti e la sua 'amnesia' programmata, scoprendole pure l'identità del suo salvatore dall'aspetto poco raccomandabile, giusto prima di partire per una nuova missione letale e ricca d'adrelina. "Aphrodite IX" è una serie sul successo della quale si può rischiare di scommettere: il personaggio intriga subito, e non solo per l'obiettiva avvenenza, quanto per la dinamicità delle trame e per i sensuali disegni di un ottimo Dave Finch, supportato dai luminosi colori di Steve Firchow. Un personaggio femminile che deve non pochi spunti narrativi all'opera di Asimov e Dick: l'ambientazione in particolare sembra una miscela tra le atmosfere cupe di Blade Runner e quelle da decadenza post-nucleare della saga di Mad Max. Risulta infine particolarmente azzeccata l'idea di tratteggiare una bellissima ragazza metà umana e metà artificiale (creata comunque in laboratorio) che è un mistero tout court per la sua particolare programmazione, ma sembra vivere di vita e desideri autonomi: e dunque è logico attendersi da lei una progressiva ricerca della verità sulle proprie origini. A parte questo, Aphrodite IX è dotata di un sex appeal che rivaleggia con le varie Witchblade, Fathom, Lara Croft e compagnia bella. Provare per credere...WITCHBLADE MAGAZINE N° 6, mensile; pp. 80 [Cult Comics]
Voto
8