partner di Yahoo! Italia

Fizz - Idee e risorse per il marketing culturale !

Scanner - Cultura Opinioni Online
links redazione pubblicità info redazione@scanner.it


   


Niccolò Falchini
Le nubi volano basse
John Ajvide Lindqvist
Una piccola stella
Massimo Gramellini
Fai bei sogni
Joe R. Lansdale
Cielo di sabbia
Antonio Tabucchi
Tristano muore
Christopher Wilson
Il vangelo della scimmia
Simonetta Agnello Hornby
La monaca
Rosario Palazzolo
Concetto al buio
Michele Cecchini
dall’aprile a shantih
Fabrizio e Nicola Valsecchi
Giorni di neve, giorni di sole

 


Ricerca avanzata

 

 

Arte Musica Libri Cinema Live Interviste Home Vignette Gallery Hi-Tech Strips Opinioni Gusto Ospiti TV

  29/04/2024 - 08:32

 

  home>libri > narrativa

Scanner - libri
 


Marco Vichi
Donne Donne
Parma, Guanda, 2000, pp. 292
Una critica al maschile

 




                     di Fabio Norcini


Marco Vichi, Morte a Firenze, 2009
Marco Vichi, Per nessun motivo, 2008
Marco Vichi, Nero di Luna, 2007
Marco Vichi, Parole e musica, 2005
Marco Vichi, Donne Donne, 2000, una critica al maschile
Marco Vichi, Donne Donne, 2000, una critica al femminile
Marco Vichi, L'inquilino, 1999


Donna, che cosa non si fa per te"... belle parole, ma più che altro bella musica, di Gorni Kramer. Se poi dal singolare si passa al plurale la faccenda si complica. Il ciarlatano per eccellenza, Arturo Frizzi, nella sua deliziosa autobiografia riporta la conversione di un suo amico di piazza, domatore di fiere, che ad un certo punto della sua carriera opta per ammansire quelle che lui chiama "belve a due gambe": donne, per l'appunto.

"Donne Donne" si intitola il secondo romanzo (edito) di Marco Vichi, in uscita per i narratori della Fenice di Guanda; passo atteso e "pericoloso" dopo il successo, clamoroso per un esordio, de "L'inquilino", già in fase di sceneggiatura per la sua versione filmica che gioca la carta Piero Pelù in veste di produttore, protagonista e autore della colonna sonora. Atteso dunque al varco dalla critica e dalla cricca letteraria nostrana il Vichi si conferma anche in questa nuova opera scrittore di razza e accentua, quasi ostenta, la sua maggiore virtù: quella capacità di tenere viva l'attenzione, che lui stesso ascrive (p.141) al suo doppio letterario Filippo Landini, protagonista di "Donne Donne". Scrittore prolifico e del tutto inedito, perso dietro il sesso, si barcamena in un'afosa estate riconsiderando i suoi capolavori e scrivendone altri (con titoli che sembrano rubati a Dario Argento: Topi di fogna, Carne da macello, Vene spezzate, Cuore a morsi, Rosso Sangue). Di Vichi vorrei ricordare alcuni titoli di racconti ancora inediti: Il macellaio, La torre, Vade retro, Il tradimento, Buio d'amore, L'urlo.

Pur prendendo le dovute distanze ("Non si deve cercare uno scrittore dentro i suoi romanzi, non ha senso, l'unica verità è il sentimento che anima le storie", p. 135) risulta però profonda l'autoreferenzialità della sua scrittura, ora elegante gioco che confonde i piani della realtà, ma nel quale si sente una marcata componente autobiografica (paludata quanto si vuole) ma tipica di chi "scrive con le budella". Non un caso che la citazione iniziale di Henry Chinasky reciti La morale dell'uomo ha radici dentro il suo stomaco. Tale visceralità sostanzia le pagine del libro che il lettore, anche suo malgrado, è coartato a proseguire. Il "tener desta l'attenzione" fa parte del sapiente mestiere di Vichi. Il suo scrivere pare impregnato di quella che chiamerei vichina, una sorta di alcaloide che al pari della caffeina, nicotina o peggio, dà assuefazione e richiede l'assunzione di dosi sempre più massicce. Il caso del libro in questione mi pare esemplare. La vicenda è pressoché inesistente, i fatti distorti o esagerati, un girare intorno a niente che però irretisce chi legge, spingendolo a macinare una pagina dietro l'altra. Elenco quasi mozartiano di donne incontrate e possedute, nella realtà o nella fantasia, senza disdegnare vecchie o minorenni, belle o brutte (vuol d'estate la magrotta e d'inverno la grassotta, che sian belle o brutte voi sapete quel che fa... canta Leporello) Vichi affronta l'eterno femminino con belluina verve scopatrice. Viene a mente un bel documentario dedicato a Francis Bacon: mai in un film si era visto un tale spargimento di bevande alcoliche. "Donne Donne" fa di più: sublima la famosa triade Bacco, Tabacco e Venere. Si fumano milioni di sigarette, si beve a bestia e.... Il tutto condito da una zampillante ironia e autoironia. Ciò che risulta buffo è la forse ingenua concezione a proposito dello scrittore di successo, visto quasi come una star del cinema o del rock, che il buon Landini mitizza nelle sue fantasie di scrittore ancora inedito. Con trovate però geniali: la fotografia di suo padre appesa in bagno che commenta tutte le gesta poco eroiche o molto erotiche del nostro. Oppure il commerciante di teschi omosessuale con il suo eterno ronzio di trapano lucidante ossa; o l'altro vicino di casa, il Porciatti, con il quale si unisce in un sodalizio di "onesti ladri". Sbornie, pisciate nel lavandino, bar sordidi, mutande in frigorifero. Il disordine riscattato in un'etica e un'estetica dove emerge sempre, accompagnata dal sarcasmo, la voglia di vivere fino in fondo l'emozione e, in definitiva, la propria storia. Vivere per scrivere, o per scopare. Pagina bianca e donna vestita debbono essere infatti profanate. L'atto fecondativo è il medesimo e Filippo sente questa sua missione di alchimista. La spazzatura diventa sublime letteratura. Che ha lo stesso valore di una scopata. Il romanzo inizia con una separazione e finisce con una rinuncia. Ma non c'è sconfitta. La "belva con due gambe", della quale Vichi presenta un variegato serraglio, se non domata è sempre e comunque generatrice di illusione e di quel salutare caos senza il quale la vita sarebbe divertente come la partita doppia di un'azienda di pompe funebri. E allora un orecchio visto di sfuggita a una passante, il piede nervoso in un sandalo, un culo espressivo sono motivi sufficienti per "andare avanti nella nebbia antica".

Marco Vichi, Donne Donne, Parma, Guanda, 2000, pp. 292

Voto 8 

        Invia Ad Un Amico

© Copyright 1995 - 2010 Scanner