Marco Vichi, Morte a Firenze, 2009
Marco Vichi, Per nessun motivo, 2008
Marco Vichi, Nero di Luna, 2007
Marco Vichi, Parole e musica, 2005
Marco Vichi, Donne Donne, 2000, una critica al maschile
Marco Vichi, Donne Donne, 2000, una critica al femminile
Marco Vichi, L'inquilino, 1999
Narrativa,
suono e recitazione. Tutto sul palco. Insieme. Tutto in una notte. Note, pagine
e teatro. Una miscellanea conturbante per aprire degnamente
il nuovo, splendido, spazio culturale del Teatro Politeama di Poggibonsi. Assolutamente una chicca di tecnologia, concezione
degli spazi e vivibilità difficilmente riscontrabile in altre strutture simili
sparse per la
Toscana. Un vero
fiore all’occhiello, complimenti all’amministrazione che finalmente lo hanno
riportato alla giusta vita. Nell’aria ancora l’odore del nuovo, di
fresco. Una sala maggiore con 620 posti per teatro, cinema ed
appuntamenti, una sala minore di 200 posti, una sala espositiva, laboratori multimediali
ed una sala di registrazione. Praticamente l’Eldorado
per chi fa arte e spettacolo. Il Paradiso degli attori. Addirittura nell’upper
anche un sontuoso e raffinato ristorante, “Senso”, che, caso più unico che raro nella nostra regione, potrà accogliere direttamente
il pubblico alla fine delle rappresentazioni. Proprio qui comincia lo
spettacolo con “A cena con il Commissario
Bordelli”, il personaggio nato dalla penna dello scrittore fiorentino Marco Vichi. Con un
menù tratto dalle pagine dei suoi romanzi: tartara di melone con rotoli di
crudo di cinta senese, fagottino di ribollita con
scaglie di pecorino e burro, zuppa lombarda con crostone di pane, tagliatelle
di farro sul coniglio, carrè di maiale in rete in crosta di finocchio e
pomodori gratinati, tortino al cioccolato. Dopo l’abbuffata parte la piece. Molto eclettica, molto variegata. Tra il pubblico
anche Piero Pelù.
C’è Vichi che
interpreta un qualcuno a metà tra se stesso ed un suo personaggio inventato,
c’è Giovanni Fochi che legge alcuni brani tratti da
“L’inquilino”, “Donne, donne”, “Il nuovo venuto”, “Una brutta faccenda” e
“Perché dollari?”, inframezzandoli con i testi della Bandabardò. Poi
spazio alla musica pirotecnica del gruppo fiorentino. Passano “Ho la testa”, “Non sarà mai”, “Principiante”, “Povera Consuelo”,
“Succederà”, “Manifesto”, “Pierrot” e “Negli occhi”, tra il danzereccio
rustico ed i testi ironico- politici. Tre anime che si fondono, nelle oltre due
ore e mezzo sul palco, serata ad ingresso gratuito, per convogliarsi e
confluire ad imbuto all’omaggio all’attore Franco Di Francescantonio, deceduto improvvisamente questa estate. Passa il dvd con alcune delle ultime migliori
performance dello straordinario show man nostrano
sullo schermo gigante. Il Teatro Politeama è stato inaugurato degnamente.
Voto
8