Ho ammazzato J.F. Kennedy
Storie di padri e figli
L'uomo della mia vita
Il premio
Storie di fantasmi
Quintetto di Buenos Aires
O Cesare o nulla
Con Storie di padri e figli ci
troviamo davanti ad un Pepe
Carvalho d’annata, trattasi infatti di una raccolta di tre racconti
pubblicata in Spagna nel lontano 1987, insieme a Storie di fantasmi
(edito da Feltrinelli nel 1999), a Tres historias de amor e Historia
de politica ficción, tuttora inediti in Italia. Curiosamente questi volumi
erano stati tutti scritti per il successivo adattamento nella serie televisiva
dedicata al noto detective di Manuel Vázquez
Montalbán e prodotta dell’emittente iberica TVE: la serie fu bersagliata
dalle critiche e non piacque neanche all’autore che, in Asesinato en Prado
del Rey (del 1994, inedito in Italia) scelse come ‘morto’ del caso proprio
il realizzatore della serie televisiva, vendetta letteraria consumata nella
sede madrilena della TVE, ovvero a Prado del Rey. Nonostante questo, i tre
racconti di Storie
di padri e figli sono ottime storie, ben costruite e molto carvalhiane.
In primo piano, come annuncia il titolo, il rapporto tra i figli ed i genitori,
talvolta difficile e problematico, dunque capace di innescare tre inchieste investigative
vagamente freudiane. Un tema comunque a pronta presa, dato che «nessuno puň
sfuggire a questo rapporto. Siamo tutti figli di qualcuno, nonostante ci sia
chi a sua volta si rifiuta di essere padre. Pertanto, il titolo di queste tre
storie riguarda ogni potenziale lettore. D’altro canto, ogni racconto, per
breve o lungo che sia, č piano di padri e figli o di figli e padri». Il primo
s’intitola Da tetti e terrazze ed č incentrato sulla malinconica figura
di un pugile
suonato, sconfitto dalla vita e dipendente dalla protezione del figlio
adolescente. Cercasi Shahrazad racconta la (talvolta comica) ricerca di
una figlia contorsionista finita nel giro della tratta delle bianche nella
Costa del Sol, forse anche per fuggire da una madre troppo protettiva. Infine Ne
ho fatto un uomo, il racconto piů amaro e sorprendente, centrato sul
rapporto patriarcale che lega un fiero self made man spagnolo all’unico
figlio, costretto a recitare una vita su misura dei sogni paterni. Pepe Carvalho sembra in
gran forma, come pure i suoi storici comprimari: la prostituta (e compagna)
Charo, l’assistente Biscuter ed il lustrascarpe/informatore Bromuro.Manuel
Vázquez Montalbán, Storie di padri e figli, Milano, Feltrinelli, 2001;
pp. 131
Voto
7