Il signore degli anelli - Le due torri
Regia di Peter Jackson
Cast: Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Sean Astin, Liv Tyler, Christopher Lee, Miranda Otto, Cate Blanchett, Ian Holm, David Wenham, Hugo Weaving; fantastico; Usa/Nuova Zel.; 2002; C.
Continua la saga dell'anello unico
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Creature del cielo
Anteprima de La compagnia dell'anello
Recensione de La compagnia dell'anello
Anteprima de
Le due torri
Recensione de Le due torri
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Recensione de Il ritorno del re
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Amabili resti
E’
esattamente quello che ci si sarebbe potuti attendere a priori: dopo
l’apertura distensiva de La compagnia dell’anello, necessario preludio
per entrare nel complesso universo della Terra di Mezzo, con Le due torri – secondo
episodio della trilogia fantasy diretta
da Peter Jackson senza soluzione di continuità in diciotto lunghi mesi di
riprese in Nuova Zelanda – si entra nel vivo dell’azione, in ossequio all’andamento
strutturale del capolavoro
di Tolkien, che poteva contare sull’imprescindibile introduzione del
romanzo Lo hobbit. A parte questo dettaglio, la traslazione di Peter
Jackson continua a rivelarsi filologicamente corretta, molto efficace sotto il
versante figurativo, altamente spettacolare nei numerosi momenti di tensione,
ma allo stesso tempo dotata di vari inframmezzi comici, assai utili peraltro a
ravvivare il pubblico lungo una traversata filmica che sfiora le tre ore. La
prima doverosa osservazione è appunto relativa alla durata: che un film di ben
179 minuti riesca a scorrere via in modo intrigante e mantenendo alta la soglia
di attenzione degli spettatori è già un piccolo miracolo, ma solo se
consideriamo che durante un così lungo arco temporale il pubblico è sollecitato
da innumerevoli informazioni, una continua alternanza di personaggi e
ricorrenti cenni al primo
episodio, solo allora avremo la cifra del grande talento di Peter Jackson
dietro la macchina da presa. Le due torri – nessun riferimento alla
strage dell’11
settembre 2001 – riprende la
storia esattamente dal punto in cui si era fermata alla conclusione del
primo episodio: la compagnia dell’anello frantumata dalla spinta convergente di
numerosi pericoli, il mago Gandalf precipitato in un abisso senza fondo verso
un’inevitabile fine, il male sempre più vicino al possesso dell’anello unico.
Il secondo atto cinematografico de Il
signore degli anelli presenta un’architettura narrativa tripartita:
Frodo e Sam persi tra le colline di Emyn Muil, dove si accorgeranno d’essere
seguiti dall’ambiguo Gollum, che prometterà di condurli alle oscure porte di
Mondor; nel frattempo il prode Aragorn, il nano Gimli e l’elfo Legolas, in
caccia degli orchi di Saruman che hanno rapito gli hobbit Merry e Pipino,
ritrovano un
Gandalf redivivo e cambiato, approdano a Rohan, un regno sotto assedio e
privo del comando di Re Theoden, ottenebrato da un incantesimo di Saruman; e
intanto gli hobbit Merry e Pipino riescono a fuggire per l’aggrovigliata
foresta di Fangorn, in cui si affideranno alla guida di un Elm, un guardiano
della foresta, una sorta di albero parlante e movibile. Ne Le due torri non
manca neppure uno sfumato momento di pausa sentimentale, con Aragorn intrigato
dal fascino della nipote del re di Rohan, la bella Eowyn, ma memore della
promessa di amore resa alla splendida principessa
elfica Arwen. La trama è direzionata verso l’apice dichiarato della mitica,
lunghissima e sanguinaria battaglia del fosso di Helm, dove i buoni, nonostante
l’impari scontro con il disumano esercito dei diecimila guerrieri di Saruman,
riuscirà a stringere i denti fino all’immancabile arrivo della cavalleria. Tra
le molte liete sorprese de Le due torri spicca
senza dubbio il personaggio di Gollum, una creatura sedotta e trasfigurata dal
contatto con l’anello – un contatto di cui il portatore Frodo
continua a sentire sempre più i malefici influssi –, amico e nemico, capace di
suscitare odio e compassione, talora sincero e poco dopo irrimediabilmente
subdolo, l’unico vero schizofrenico della Terra di Mezzo interamente realizzato
in digitale. Visionario, emozionante, avventuroso, fantastico, movimentato,
altamente spettacolare, a tratti perfino esilarante: è Le due
torri ed intrigherà sia i fans inveterati che i neofiti della saga
di Tolkien. La marcia d’avvicinamento al Monte Fato, sede designata per la
distruzione dell’anello unico, si concluderà nel prossimo e conclusivo episodio
Il ritorno del re.
Il signore degli anelli - Le due torri (The lord of the rings: the two towers), regia di Peter Jackson, con Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Sean Astin, Liv Tyler, Christopher Lee, Miranda Otto, Cate Blanchett, Ian Holm, David Wenham, Hugo Weaving; fantastico; Usa/Nuova Zel.; 2002; C.; dur. 2h e 59'
Voto
8
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