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  26/04/2024 - 12:57

 

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David di Donatello 2003
Il trionfo di Ferzan Ozpetek
Exploits per L'imbalsamatore e El Alamein

 




                     di Paolo Boschi


La finestra di fronte
Ricordati di me
Il cuore altrove
L'ora di religione
Pinocchio
Il pianista
David di Donatello 2002


Lo scorso 9 aprile all’Auditorium di Roma è andata in scena l’edizione 2003 del David di Donatello: trionfatore assoluto degli Oscar del cinema italiano, da quest’anno ancora più simili al modello hollywoodiano grazie all’introduzione delle cinquine di candidati, è stato indubbiamente Ferzan Ozpetek, già autore de Le fate ignoranti. L’ultimo film del regista di origine turca, La finestra di fronte, favorito d’obbligo della vigilia in virtù del record di undici nominations, si è infatti aggiudicato ben cinque premi: miglior film, David postumo al compianto Massimo Girotti in qualità di miglior attore protagonista, miglior attrice protagonista (la sempre più brava Giovanna Mezzogiorno), miglior colonna sonora (ad Andrea Guerra) e David Scuola. Se per Ozpetek è stato un vero trionfo, il David 2003 si è rivelato fin troppo punitivo per Gabriele Muccino, dato che Ricordati di me, nonostante le nove nominations, non ha vinto neppure una statuetta. I giurati del David hanno espresso invece verdetto favorevole per L’imbalsamatore di Matteo Garrone – premi per la miglior sceneggiatura (scritta dallo stesso Garrone con Massimo Gaudioso ed Ugo Chiti) e per Ernesto Mahieux (miglior attore non protagonista) –, per El Alamein di Enzo Monteleone – vincitore di tre statuette tecniche (miglior fotografia, montaggio e suono in presa diretta) – e per Pinocchio di Roberto Benigni, premiato per i costumi e la scenografia del compianto Danilo Donati. La rosa dei vincitori si completa con il prestigioso David per la miglior regia, attribuito a Pupi Avati per Il cuore altrove, con la statuetta per la miglior attrice non protagonista, assegnata alla bravissima Piera Degli Esposti per il suo ruolo ne L’ora di religione, con il premio per il miglior regista esordiente, vinto da Daniele Vicari per Velocità massima, ed al David per la miglior produzione, che per Respiro si è aggiudicato con pieno merito Domenico Procacci, sicuramente il produttore italiano più coraggioso e brillante degli ultimi anni. Il David per il miglior film straniero è stato infine assegnato al grande Roman Polanski per Il pianista.

Voto 7- 

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