Il cuore altrove
Regia di Pupi Avati
Cast: Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Giancarlo Giannini, Sandra Milo, Giulio Bosetti, Nino D'Angelo; commedia; Italia; 2002; C.
L'amore è cieco...
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Il cuore altrove
Ma quando arrivano le ragazze?
La seconda notte di nozze
La cena per farli conoscere
Il nascondiglio
Gli amici del Bar Margherita
Il figlio più piccolo
Una sconfinata giovinezza
Il cuore grande delle ragazze
Raramente
un film lascia un’impressione di poetica compostezza d’insieme quanto Il
cuore altrove, ennesimo capitolo della lunga e profilica carriera di Pupi
Avati che, dopo l’escursione epico-avventurosa de I cavalieri che fecero
l’impresa, ha preferito tornare al più congeniale registro della commedia
malinconicamente agrodolce. Protagonista della storia è Nello Balocchi,
trentacinquenne professore romano di
latino e greco, sensibile quanto timido, e del tutto privo di qualsivoglia esperienza
erotica. Avati
ci fa conoscere il carattere ‘particolare’ del suo personaggio dall’ampolloso
ritratto epistolare offerto da Balocchi padre, impenitente donnaiolo nonché
titolare di una sartoria capitolina specializzata nella confezione di abiti
talari per papi, vescovi e cardinali.
Troppo timido, talvolta stralunato, sempre col cuore altrove, indirizzato verso
un indecifrabile sogno d’adolescenza, dotato di un canto troppo roboante per
cantare in un coro, Nello è
latore di un evidente problema con il gentil sesso e ha cercato impiego presso
un liceo bolognese su consiglio paterno, nella speranza che qualche ragazza
emiliana di vedute più aperte possa sedurlo, e magari assicurare così al nonno
il sospirato erede della sartoria di famiglia. Nella trasferta professionale
del buon Nello Balocchi il genitore ha lasciato ben poco al caso, si è perfino
informato riguardo al compagno di stanza del figlio, un vivace barbiere
napoletano particolarmente navigato nei rapporti con le signore. Non a caso la
prima parte de Il
cuore altrove verte proprio sulle improbabili fidanzate presentate a
Nello dal più scaltrito amico: il clou dello sconcerto il giovane
professore lo tocca una domenica ad un the danzante in un istituto per ciechi,
dal quale peraltro il timido protagonista tenta di sottrarsi in ogni modo.
Proprio qui Nello Balocchi incontra l’angelica donna promessa fin
dall’adolescenza dalla sua lirica latina preferita: una giovane bella e
disinibita che si chiama appunto Angela, resa cieca da
un incidente che allo stesso tempo l’ha estromessa dal bel mondo bolognese e le ha fatto
perdere l’ultimo di una lunga serie di fidanzati sbagliati. Nello e Angela non
hanno assolutamente niente in comune, addirittura lui comprende fin da subito
che l’arcana attrazione che prova per lei è sbagliata, ma non può desiderare
che di starle accanto e soddisfare ogni suo più piccolo capriccio, sperando al
contempo che la provvidenziale cecità della ragazza (che si ostina a chiamarlo
Otello) si protragga per sempre. Come spesso accade nella realtà, questo amore
impossibile ed unilaterale è destinato a infrangersi presto, ma costituirà per
il timido protagonista l’avverarsi di un sogno, ed un dolore così bruciante da
costringerlo ad abbandonare l’insegnamento, finora interpretato con un
maieutico entusiasmo degno de L’attimo fuggente. Il cuore altrove
è una commedia che
spesso ha i contorni sbiaditi di una vecchia fotografia, ed allo stesso tempo
capace di ricostruire in modalità sfumate stati d’animo sfuggenti del bel tempo
andato, un film
con la malinconia come filigrana costante della storia. I personaggi risultano
tutti ottimamente costruiti e ben interpretati: da segnalare la notevole prova
offerta da Neri Marcorè nei panni di un protagonista che sembra sempre fuori
posto, un’esordiente bella e spontanea come Vanessa Incontrada, un sorprendente
Nino D’Angelo e Giancarlo Giannini, bravissimo come sempre –
sua l’immagine più fulgida del plot: il sarto che ‘fa’ il papa,
vestendolo di bianco –. Il solito film delicato e leggero, lirico ed
introspettivo cui Pupi
Avati ci ha abituato.
Il cuore altrove, regia di Pupi Avati, con Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Giancarlo Giannini, Sandra Milo, Giulio Bosetti, Nino D'Angelo; commedia; Italia; 2002; C.; dur. 1h e 43'
Voto
8
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