Una sconfinata giovinezza
Regia di Pupi Avati
Cast: Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Manuela Morabito; drammatico; Italia; 2010; C.
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Il cuore altrove
Ma quando arrivano le ragazze?
La seconda notte di nozze
La cena per farli conoscere
Il nascondiglio
Gli amici del Bar Margherita
Il figlio più piccolo
Una sconfinata giovinezza
Il cuore grande delle ragazze
Uno
dei temi privilegiati nel cinema di Pupi Avati è sicuramente la memoria, centrale anche nella
sua ultima fatica dietro la macchina da presa, che vede come protagonisti due
maturi altoborghesi in carriera senza problemi di
sorta all'orizzonte, tranne il grande rimpianto di non
aver avuto la gioia di un figlio, mancanza che anziché dividerli ha rinsaldato
il loro rapporto. I due si chiamano Lino Settembre e
Chicca, lui giornalista sportivo al "Messaggero", lei docente di
Filologia Romanza alla Gregoriana. Poi, all'improvviso, una nube si
staglia al loro orizzonte: il fatto è che Lino da qualche tempo manifesta
ricorrenti disturbi mmemonici, che stanno
progressivamente peggiorando compromettendo in modo sempre più serio il suo
lavoro in particolare e i rapporti con il prossimo in generale. Esami più
dettagliati evidenziano un quadro preoccupante e un neurologo diagnostica a
Lino una progressiva degenerazione delle cellule cerebrali. Di fatto il
protagonista vive tra continui sbalzi dal presente all'infanzia, perde di
continuo l'attenzione finendo altrove, in orizzonti lontanissimi dall’hic et nunc, restando sempre più privo di autonomia.
Anche se sarebbe ragionevole delegare il marito a personale specializzato, Chicca
rifiuta di lasciarlo da solo e sceglie di regredire insieme a
lui sui sentieri più remoti della sua infanzia. Nonostante l'oggettiva
repulsione per la crescente perdita di sé che avvolge il protagonista,
professionista normalmente frizzante e lucidissimo, Pupi
Avati ci accompagna con grande sensibilità nella
regressione di Lino, recuperando con lui la dimensione del gioco infantile (e
l'inconsapevolezza che accompagna quell'età) fino al
toccante, insostenibile finale. Alla consueta bravura del solito Fabrizio Bentivoglio si accompagna una contenuta ma sontuosa
prova di Francesca
Neri, che per restare accanto all'amore della sua vita passa attraverso una
metamorfosi esistenziale trasformandosi da moglie matura nella madre dolcissima
che il destino le ha sempre impedito di diventare. Un gran bel film, durissimo e
lirico al tempo stesso.
Una sconfinata giovinezza, regia di Pupi Avati, con Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio, Manuela Morabito; drammatico; Italia; 2010; C.; dur. 98'
Voto
7/8
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