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  25/04/2024 - 21:47

 

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Le fate ignoranti
Regia di Ferzan Ozpetek
Cast: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Andrea Renzi, Gabriel Garko; drammatico; Italia; 2000; C
Un film per i benpensanti di tutte le età

 




                     di Paolo Boschi


Le fate ignoranti
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Il cinema nazionale non smette di stupire: Le fate ignorantidel regista di origine turca (naturalizzato italiano) Ferzan Ozpetek, già autore de Il bagno turco e Harem suaré, è un film di una freschezza dirompente che sviscera con originalità, realismo ed immediatezza una tematica difficile come l'omosessualità, alternandosi a buon ritmo tra il registro della commedia e quello del dramma tout court. Non a caso ad innescare il plotè la componente tragica: Massimo ed Antonia sono una coppia navigata e perfettamente normale, poi un giorno il primo perde la vita in un incidente stradale e la vedova trova per caso nel retro di un quadro una dedica al defunto consorte. La voglia di conoscere la verità - forse un modo per superare un lancinante dolore? - sulla doppia vita di Massimo scopre ad Antonia un mondo ben più complesso della classica relazione adulterina: già, perché alla fine delle sue ricerche, seguendo il filo rosso di un quadro firmato (ed intitolato) "La fata ignorante", la moglie tradita arriverà nel bizzarro appartamento multietnico di Michele. Suo marito, l'uomo che pensava di conoscere come nessun altro, aveva una doppia vita anche sotto il versante sessuale: tutto potrebbe anche finire così, il problema è che nella vita vera le sfumature di grigio sono frequenti, ed anche il rapporto tra Michele e Massimo, amanti fedeli (nell'ambito di una relazione 'diversa') da sette anni, nascondeva una nota dissonante proprio nella poetica coincidenza di casualità che li aveva fatti incontrare. Antonia riempirà la lacuna in una notte stellata romana a suon di versi di Nazim Hikmet: il libro (galeotto)del grande poeta turco latore della scintilla omosessuale era diretto proprio a lei. Un'inversione a 180 gradi dell'inclinazione gay di Michele sarebbe troppo audace, meglio lasciare le cose in sospeso in un'indefinita terra di mezzo nel finale aperto ma non troppo che chiude Le fate ignoranti: non fate l'errore di uscire dalla sala ma gustatevi i solari titoli di coda in cui Ozpetek ha tenuto a mostrarci l'atmosfera che si respirava sul set all'ombra del gazometro di Roma (si tratta infatti della prima pellicola interamente italiana del regista), con un'apparizione allo scorso Gay Pride da parte del variopinto cast, che si avvale anche di un transessuale e di un'impagabile signora turca che tra una battuta e l'altra coglie più di una volta il senso della vita nel suo italiano sincopato ed aritmico. Non c'è una nota stonata - tranne forse qualche hapax retorico di troppo -, anzi, anche la colonna sonora risulta efficace ed accattivante: nel cast spiccano in particolare i bravissimi Stefano Accorsie Margherita Buy, che si producono in almeno un paio di performances attoriali di livello assoluto. Le fate ignoranticoglie nel segno soprattutto nella definizione dell'amore, raggiunta in negativo ma non meno stringente: un sentimento che di solito accompagna le relazioni sessuali, ma che può anche oltrepassarle e sublimarle. Un film di raro impatto emotivo, dove capita di ridere, di soffrire, e talvolta di riflettere sui giudizi affrettati che caratterizzano la concezione del diverso nella società contemporanea: Le fate ignorantisuggerisce tra le righe che sospendere il giudizio è il modo migliore, all'occorrenza, per comprendere scelte che possono sembrare incomprensibili. In fondo, come cantava Sting, amare qualcuno significa lasciarlo libero.

Le fate ignoranti, regia di Ferzan Ozpetek, con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Andrea Renzi, Gabriel Garko; drammatico; Italia; 2000; C.; dur. 1h e 46'

Voto 8 

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