Come Dio comanda
Regia di Gabriele Salvatores
Cast: Filippo Timi, Elio Germano, Alvaro Caleca, Fabio De Luigi; drammatico; Italia; 2008; C.
Dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti
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Nirvana
Denti
Amnèsia
Io non ho paura
Quo vadis, baby?
Come Dio comanda
Happy family
Mediterraneo
Dopo Io non ho paura,
Gabriele Salvatores è tornato dietro la macchina da presa per traslare sul
grande schermo un altro romanzo di Niccolò Ammaniti, ovvero Come Dio comanda,
vincitore del Premio Strega nel 2007. Avvertiamo fin da subito il gentile pubblico
dei lettori che in cabina di sceneggiatura figura lo stesso Ammaniti e dunque che
la scelta di traviare parzialmente il suo splendido romanzo nella versione di
celluloide è idealmente condivisa dal giovane scrittore romano. L’implicita
sfida di un adattamento cinematografico del romanzo consisteva infatti nel
rendere in una pellicola di media durata una storia articolatissima,
dall’ambientazione ben precisa sotto il profilo socio-antropologico e dotata
peraltro di molteplici sottotrame. La soluzione scelta da Salvatores
e Ammaniti è stata la più logica: potare copiosamente il superfluo –
assolutamente necessario e mirabile nella pagina scritta – e puntare su una
storia semplificata ed univoca, dunque in grado di focalizzare immediatamente
l’attenzione degli spettatori. Da questo punto di vista Come Dio comanda è
sicuramente un bel film, non un capolavoro comunque, a fronte di un romanzo
davvero indimenticabile e decisamente unico. Ma veniamo senz’altro alla storia,
che si apre con un incisivo incipit notturno sotto la neve nello
squallido scenario di una periferia industriale del Nord, una storia al centro
della quale figurano Cristiano, studente delle medie, e suo padre Rino Zena,
alcolizzato, violento, talvolta disoccupato, e che per tali difetti rischia che
gli sia tolto l’affidamento del figlio, che a modo suo ama moltissimo, per
quanto lo educhi in modalità poco condivisibili, essendo di fatto razzista e
xenofobo in senso lato – Ammaniti l’ha ossimoricamente definito un padre che
educa il figlio all’odio con amore –. L’unico compagno di viaggio dei due
emarginati è Quattro
Formaggi, un giovane la cui testa non funziona più al meglio e che da anni
sta lavorando al suo presepe perennemente in costruzione con materiali di
scarto, un vero delirio kitsch. I tre protagonisti saranno coinvolti
ognuno a suo modo in una tragedia che andrà in scena nella classica notte buia
e tempestosa dopo la quale nessuno potrà tornare indietro. Nel cast brilla l’intensità
del sorprendente Alvaro Calca, accanto al bravo Filippo Timi ed al
solito, immenso Elio
Germano. Una viscerale, struggente ed insostenibile storia d’amore filiale.
Come Dio comanda, regia di Gabriele Salvatores, con Filippo Timi, Elio Germano, Alvaro Caleca, Fabio De Luigi, Alessandro Bressanello, Angelica Leo, Vasco Mirandola, Carla Stella; drammatico; Italia; 2008; C.; dur. 1h e 43’
Voto
7/8
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