Nirvana
Regia di Gabriele Salvatores
Cast: Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Emmanuelle Seigner; fantascienza; It./Fr./G.B.; 1997; C.
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Nirvana
Denti
Amnèsia
Io non ho paura
Quo vadis, baby?
Come Dio comanda
Happy family
Mediterraneo
Nel
Natale del 2005 Jimi, abile
e solitario inventore di videogiochi, sta per lanciare sul mercato la sua
ultima creazione, Nirvana. Accade però che un virus faccia acquistare coscienza
a Solo,
protagonista del gioco in questione: intrappolato nella stupida ripetitività
della sua pseudo-vita, Solo chiederà
al suo creatore di cancellarlo. Il protagonista ci riuscirà con l’aiuto dell’hacker di periferia Joystick, che
si è venduto le cornee sostituendole con protesi tecnologiche a buon mercato
(in bianco e nero), e della bella Naima,
pirata informatica dai capelli blu nonché esperta di hardware. I tre
riusciranno a penetrare giusto in tempo le difese elettroniche della Okosama-Starr,
la multinazionale informatica giapponese per cui Jimi lavora. Nella trama, già
abbastanza complessa, Salvatores, autore della sceneggiatura con Pino Cacucci e
Gloria Corica, ha ritagliato uno spazio per un intreccio sentimentale: il
protagonista infatti non riesce a dimenticare la sua fidanzata Lisa, che l’ha
abbandonato con un messaggio d’addio sul videofono. Enigmatico il finale con il
protagonista che si vede scorrere davanti agli occhi tutta la vicenda: anche la
realtà è virtuale? Il futuro oscuro (ma comodo) di Nirvana è ritratto in scenari
psichedelici alla Philip K. Dick, memore della cupa Los Angeles tratteggiata da
Ridley Scott in Blade Runner: una sterminata metropoli avveniristica
formata da un Centro, separato e civile, e da una serie di pericolosi,
multietnici e miserabili satelliti periferici (Bombay City, Marrakech, Shangai
Town). In Nirvana
è ancora all’opera la classica voglia di fuga dei film di Salvatores,
alle prese con un genere a rischio come la fanta-avventura. Cameos per Claudio Bisio, Silvio
Orlando, Bebo Storti e Paolo Rossi. Intenso Leitmotiv sonoro della
storia è la splendida John Barleycorn (Must Die) dei Traffic. Un film
complesso ed ambizioso (forse troppo), che si rivela comunque in grado di
coinvolgere lo spettatore progressivamente, sequenza dopo sequenza.
Nirvana, regia di Gabriele Salvatores, con Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Emmanuelle Seigner; fantascienza; It./Fr./G.B.; 1997; C.; dur. 1h e 54'
Voto
7+
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