Baciami ancora
Regia di Gabriele Muccino
Cast: Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino, Giorgio Pasotti, Sabrina Impacciatore, Adriano Giannini, Daniela Piazza, Marco Cocci, Primo Reggiani; drammatico; Italia; 2010; C.
La storia... di tutte le storie d'amore
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Ecco fatto
Come te nessuno mai
L'ultimo bacio
Ricordati di me - Presentazione
Ricordati di me - Recensione
Ricordati di me - Colonna sonora
La ricerca della felicità
Sette anime
Baciami ancora
È il sequel di uno dei migliori film
italiani degli ultimi anni, L’ultimo bacio,
che nel 2001 assicurò fama, premi e fortuna commerciale a Gabriele Muccino, spalancandogli le porte di
Hollywood e la regia de La ricerca della
felicità e Sette anime,
pellicole di successo (la prima in particolare) entrambe interpretate da Will Smith. Pur
trattandosi di un seguito, il regista romano ha organizzato le cose con l'abituale attenzione per i dettagli, a cominciare dalla sceneggiatura del
film, presentato come “la storia di tutte le storie d’amore”. Per l’occasione Muccino
ha ricostituito il cast dell’epoca, con l’unica
eccezione di Giovanna
Mezzogiorno, l’intensa interprete del ruolo di Giulia, nel quale è stata
sostituita con ottimo esito da Vittoria Puccini. La storia presenta una struttura più corale
rispetto al primo capitolo, che raccontava un gruppo di amici
trentenni alle prese con le classiche paure generazionali, prima tra tutte
quella di crescere e finire oppressi dal peso delle responsabilità della vita
adulta. In Baciami ancora sono
passati dieci anni ed i ragazzi di allora sono oggi degli ‘splendidi’
quarantenni: alcuni sono anche diventati genitori, altri ci stanno provando, ma
tutti sono sempre alla costante ricerca dell’amore o almeno di sperano di essere ricambiati dal punto di vista affettivo. I
personaggi principali sono sempre Carlo
e Giulia,
che non sono più sposati nonostante nel frattempo
abbiano avuto una figlia, Sveva: la ferita emotiva causata dal
tradimento di Carlo ne L’ultimo bacio
infatti non si è mai rimarginata ed ha avviato un gioco al massacro all’interno
della coppia; Carlo e Giulia si sono separati, poi entrambi hanno incontrato
qualcuno e al momento continuano a detestarsi cordialmente in attesa del divorzio
ufficiale. Le cose non vanno meglio per quelli che erano i loro amici
inseparabili: Marco
è in crisi con la gentil consorte perché non sono riusciti ad avere figli, Adriano
ha lasciato dieci anni fa la moglie e il figlio appena nato per girare il mondo scomparendo
nel nulla, l’autodistruttivo Paolo
è subentrato al padre defunto nella gestione del negozio di famiglia, infine il
rasta Alberto è l’eterno Peter
Pan di sempre, passa da una donna all’altra e continua
a meditare di lasciare l’Italia. L’occasione per riunire il gruppo disperso è
il ritorno di Alberto dopo un periodo di carcere
causato da una storia di droga: rimpatriato senza prospettive di sorta
all’orizzonte, Alberto desidera unicamente conoscere il figlio avuto da Livia, che da un anno in qua si è legata a Paolo. La sera
stessa – nonostante l’iniziale ritrosia di quest’ultimo,
liberato dai sensi di colpa da una manciata di
psicofarmaci – simbolicamente i cinque amici ritrovati ritornano nel luogo
dove tutto era cominciato dieci anni fa e il pubblico ha già modo di intuire
simbolicamente la direzione che prenderà Baciami ancora: nella
fontana di allora infatti non c’è più acqua, quasi a dirci che il tempo dei
desideri irrealizzabili è finito e che, senza riempirla in qualche modo,
l’atterraggio sarà inevitabilmente duro. E non a caso da qui fino ai titoli di
coda la nervosa telecamera di Gabriele Muccino seguirà
gli incroci delle insoddisfazioni esistenziali di questi ex ragazzi: qualcuno
si ritrova pur facendo di tutto perché non accada, scoprendo che “è nella
mancanza di cura delle cose semplici che facciamo gli errori più grandi”, altri
muovono i primi timidi passi di un legame affettivo, altri intravedono la luce
e accanto il buio, altri ancora tagliano con il
passato per ritrovarcisi più legati di prima, altri provano ancora a spiccare
il volo, tutti in cerca della felicità in qualunque forma possibile perché,
anche se non sempre la vita ci dà le cose che vogliamo, l’importante è che ce
le dia. Insomma, una storia ideale per le corde di Gabriele Muccino, che ci emoziona e ci
intriga con le vicende intrecciate di questi ex ragazzi per oltre due ore, che scorrono
palpitanti dietro la calda voce narrante del solito Stefano Accorsi.
D’obbligo segnalare nell’ottima colonna sonora almeno Baciami ancora, l’intensa canzone che Jovanotti
ha scritto per il film, che all’uscita ha fatto segnalare il record di visite
su Youtube (video firmato da Muccino) e di download su iTunes. Insomma, nel complesso un bel film, che contraddice la dura legge del sequel e sviluppa, aggiornandole, le tematiche centrali dell'originale.
Baciami ancora, regia di Gabriele Muccino, con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino, Giorgio Pasotti, Sabrina Impacciatore, Adriano Giannini, Daniela Piazza, Marco Cocci, Primo Reggiani; drammatico; Italia; 2010; C.; dur. 140’
Voto
7/8
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