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  28/03/2024 - 21:15

 

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Scanner - musica
 


Elio e le Storie Tese
Eat the phikis
[Aspirine Music/Bmg 1996]

 




                     di Paolo Boschi


Eat the phikis
Craccracriccrec
Made in Japan Live
Cicciput A
Cicciput B


Uscito sull’onda del secondo posto conquistato all’edizione 1996 di Sanremo, Eat the phikis ha rivelato al grande pubblico Elio e le Storie Tese, indiscussi paladini del rock nazionale di marca demenziale. L’album dopo un primo ascolto risulta esilarante, iterando l’operazione si scopre l’altra faccia del pianeta Elio: la realtà è che questa band milanese assortisce grandissimi virtuosisti, sempre pronti ad assecondare la vena ironica del loro carismatico leader e le voci delle guest stars raccolte per l’occasione – nel disco compare più volte Giorgia come corista d’eccezione, oltre al grande James Taylor e ad Edoardo Vianello –. Comunque, scendendo nel dettaglio della tracklist il primo episodio in cui ci si imbatte è la versione live del brano sanremese, La terra dei cachi, irridentemente nazional-popolare ma allo stesso tempo corrosivo ed a tratti surreale: contraltare finale è Neanche un minuto di non caco, in cui gli Elii si sono presi gioco dell’esigenza festivaliera di accorpare tutti i campioni in una serata ricorrendo ad antiestetici estratti delle canzoni, problema brillantemente aggirato triplicando il ritmo del brano con risultati spassosissimi. Nel bel mezzo del disco si alternano altri dieci gioiellini a dimostrazione dell’estrema versatilità del gruppo: dopo la rilettura pop rock (ed oscena) del collodiano Pinocchio in Burattino senza fili, arriva T.V.U.M.D.B. (acronimo per “Ti voglio un mondo di bene”), confidenziale presa in giro dei miti adolescenziali (nel mirino soprattutto “quel cicciobombo dei Take That”) con l’ospite Giorgia che modula la voce come una jazzista, a ruota i toni elettronici e surreali de Lo stato A, lo stato B (già sigla di “Mai dire goal”), l’impeccabile latinoamericano di El pube (assolutamente farsesco) ed il tesissimo punk rock di Omosessualità – notare che in cinque canzoni i musici hanno toccato altrettanti generi –. La varietà d’altra parte impera sovrana anche nella seconda parte di Eat the phikis, in cui gli aficionados del gruppo troveranno le due indiscusse perle della tracklist, ovvero le surreali storie metropolitane di Mio cuggino – testi semplicemente fantastici, sorretti delle estemporanee incursioni di Aldo Baglio del trio Aldo, Giovanni e Giacomo – e le venature hendrixiane che colorano la ‘meravigliosa’ festa delle medie raccontata in Tapparella. Doveroso ricordare anche l’autoironica apparizione di James Taylor in First me, second me (testo inglese ai limiti dell’assurdo), il pop elettronico di Milza ed infine la favolosa galleria di rock stars defunte de Li mortacci (ospiti Giorgia e Vianello). Il disco si completa con interludi in serie (succoso quello dei colleghi dei Pitura Freska) ed un paio di sorpresine non dichiarate. Imperdibile.

Elio e le Storie Tese, Eat the phikis [Aspirine Music/Bmg 1996]

Voto 8 

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